Donne in politica: sono una donna ma voterò un uomo

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Gentile direttore, ho da sempre rifiutato la modalità delle quote rosa per far accedere le donne in politica perchè credo che se le donne hanno un’ obiettivo, e relative capacità, lo sanno raggiungere senza corsie preferenziali. Anzi ritengo che questa modalità abbia aperto le porte alla politica a donne non meritevoli. Non condivido neanche quel troppo diffuso pensiero per cui una donna debba votare un’altra donna, come se questo facesse propendere per una persona più capace nel portare le proprie istanze nei luoghi delle Istituzioni.
Sono una donna e voto e voterò per quella persona che, al di là del suo essere donna o uomo, sa incarnare quei valori per me indispensabili per essere persona che si occupa della “Cosa pubblica”: rispetto della Costituzione, attenzione alle persone, legalità, concretezza, trasparenza, cura e tutela del territorio;
Che abbia a cuore le relazioni e che sia semplice nel parlare;
Che abbia progetti concreti e che sappia coinvolgere i cittadini nell’amministrare il Paese;
Che abbia attitudine e rispetto del pensiero libero e che rispetti le opinioni altrui.
Sono donna e il 4 marzo voterò un uomo!

Irma Lovato

Posina