Nuovo femminicidio nel vicentino, a Montegaldella (nella foto sotto Luigi Segnini l’ex convivente ndr). Marianna dopo Monica, Nidia Lucia, Tanja, Anna – scrive la responsabile dello sportello antimolestie della Cgil di Vicenza Marina Bergamin – In questo momento esprimiamo cordoglio, vicinanza. Sentiamo però soprattutto rabbia. Dopo Anna (2018) avevamo scritto: “mai più!”. Purtroppo invano.
L’Italia primeggia per violenza sulle donne. I nomi, l’età, le città cambiano, le storie invece si ripetono: sono gli uomini più vicini alle donne a ucciderle, quasi sempre in risposta alla loro rivendicazione di libertà.
Come ogni volta, chiediamo che i segnali che le donne mandano non siano sottovalutati, poiché sappiamo che è sempre difficilissimo ‘denunciare’, spesso la paura paralizza. Chi sta vicino a loro può capire se ci sono problemi. Le Istituzioni preposte non devono minimizzare le denunce che ricevono.
Dal nostro osservatorio dello Sportello Molestie, vediamo grande solitudine e notevole sottovalutazione. Poiché le radici di queste violenze sono molto profonde, crediamo che si debba partire soprattutto dalla cultura e che, quindi, del rispetto delle differenze e delle violenze contro le donne si cominci a parlare fin dalle scuole, in un’azione pedagogica, informativa e di sensibilizzazione.
Di questo si deve parlare anche nei luoghi di lavoro: questo è il nostro compito di organizzazione sindacale.
Non ci rassegnamo e continueremo sempre a dire: “MAI PIU’!”