Pubblicato alle 17.16, aggiornato alle 20.49. ?I fatti, ancora una volta, battono la propaganda. Siamo la prima Regione per le ?sparate? del proprio Governatore, sempre più grosse e inverosimili, altro che ?la prima in Italia con una Legge sul consumo di suolo a zero, avviando un percorso virtuoso?, come si vantava pochi mesi fa Zaia, con ?riqualificazione, rigenerazione urbana e soprattutto bilancio zero della cubatura?. Le cose non stanno proprio così?. Con queste parole, affidate a una nota, il Gruppo consiliare del Partito Democratico commenta ?il dossier dell?Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (Ispra) sul consumo di suolo nel 2017?.
?Per fermare questa deriva – spiegano i consiglieri Dem – servivano scelte diverse, non la Legge approvata nel giugno dello scorso anno. Il consumo zero al 2050 resta un libro dei sogni. Si tratta, infatti, di un provvedimento totalmente inadeguato, viste le infinite deroghe per aree destinate a infrastrutture e servizi, varianti con lo Sportello Unico, cave, capannoni agricoli, Piano casa?.
?Al contrario ? prosegue la nota del Gruppo consiliare PD – mancano incentivi veri per quanto riguarda il recupero delle aree dismesse e la loro rigenerazione. I principi condivisibili della Legge devono fare i conti con le misure prese in concreto, inefficaci e che testimoniano l?incapacità programmatoria della Giunta e la sua mancanza di coraggio per invertire sul serio la tendenza?.
?Altro che primo della classe ? concludono i consiglieri regionali del Partito Democratico – Zaia dovrebbe finire, per l?ennesima volta, dietro la lavagna?.
Ruzzante (Liberi e Uguali): “Consumo di suolo, nel 2017 il Veneto di Zaia peggior regione d’Italia”.
“Un altro record negativo per il Veneto di Zaia: secondo i dati del Rapporto di Ispra, nel 2017 il Veneto è la prima regione per aumento di consumo di suolo con ben 1.134 ettari consumati (circa 2 mila campi da calcio), quasi il doppio dell’aumento della Lombardia (603 ettari) e circa un quinto dell’aumento complessivo a livello nazionale (5.400 ettari)”. Così il Consigliere regionale Piero Ruzzante (Liberi e Uguali), che commenta il rapporto dell’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale del ministero dell’Ambiente relativo all’anno 2017. “Il Veneto è la seconda regione per consumo di suolo, il 12,35% del territorio regionale è cementificato. È il risultato di vent’anni di governo leghista e di un modello di sviluppo predatorio, non sostenibile e devastante nei confronti del territorio e del paesaggio – penso ad esempio ai problemi legati al rischio idrogeologico. È anche un modello sviluppo costoso, se si considera che secondo l’Ispra i danni provocati direttamente dal consumo di suolo sono quantificabili in poco meno di 4 miliardi di euro a livello nazionale”.