Di seguito la nota congiunta dei capigruppo di minoranza in Consiglio comunale firmata da Isabella Sala del Pd e dai civici Raffaele Colombara, Ciro Asproso, Giovanni Selmo ed Ennio Tosetto sul caso Dotto-Rucco e trasparenza (qui i documenti). Più sotto la Domanda d’Attualità con le richieste al sindaco di Giovanni Rolando.
Perché il Sindaco Rucco tace e non passa ai fatti come aveva minacciato, più o meno velatamente? Perché non querela l’assessore che ha lanciato contro di lui dichiarazioni gravissime?
Non si è mai visto un silenzio così assordante da parte di un primo cittadino, da giorni scomparso dai radar, pesantemente attaccato da un suo ex assessore. Afferma l’ex assessore Isabella Dotto che gli esposti alla Procura si sono resi necessari anche per l’inerzia del primo cittadino. Parole come “corruzione” e mancanza di legalità che fanno rabbrividire, e in tutto questo il primo cittadino tace.
Un assessorato chiamato “alla trasparenza” nato evidentemente per essere uno specchietto per le allodole se, un anno dopo, l’assessore molto attiva viene defenestrata, per sua stessa ammissione, poiché forse a lei si chiedeva un ruolo di “statuina”.
Chiediamo con urgenza che il Sindaco risponda ai cittadini sulle dichiarazioni del suo ex assessore, e lo faccia nella sede preposta, il consiglio comunale, rispondendo alle domande che la minoranza ha posto in questi giorni.
Se non sarà fatto prenderemo iniziative conseguenti per pretendere chiarezza.
Domanda d’Attualità: L’assessore Isabella Dotto: Illegalità e corruzione a Palazzo Trissino. Troppi strappi in giunta. Crisi aperta al governo di Vicenza. Sindaco valuti opportunità di dimissioni.
In riferimento alle gravi dichiarazioni della ex assessore alla Trasparenza, legalità e patrimonio, l’avvocato Isabella Dotto già viceprocuratore onorario , della stessa giunta di destra-Lega del sindaco Rucco, rese agli organi d’informazione ho presentato domanda d’attualità affinché il sindaco riferisca in Aula, cioè alla cittadinanza tutta, sui fatti; fin dal prossimo Consiglio, convocato per il 3 dicembre alle ore 18, seduta aperta al pubblico e in diretta streaming, così da far piena luce.
Sintesi per punti:
– L’avv. Dotto a proposito del sindaco Rucco: “Anziché dirmi brava mi ha buttato fuori dalla giunta”, “a giugno sono stata defenestrata dal sindaco perché tentavo di portare legalità in un sistema dove c’è tanta corruzione”
– L’avv. Isabella Dotto dice di essere ricorsa alla Procura della Repubblica presentando esposti circa anomalie su società partecipate dal Comune, tra cui la soc. Amcps Valore Città, ma non solo, poiché “in verità gli esposti ( dell’avv. Dotto) sono stati tre”.
In considerazione:
– che il sostegno è stato dato a Rucco, con un comunicato, firmato dai soli partiti di Forza Italia , Lega e lista civica Idea Vicenza- Rucco sindaco, non già dal partito alleato di Fratelli d’Italia, che conta ben tre consiglieri comunali migranti in Consiglio ( Berengo, Naclerio, D’Amore) ed un assessore in giunta (Ierardi),
– e che gli stessi tre partiti sostenitori di Rucco ( Matteo Tosetto vicesindaco e segretario politico per Forza Italia, Celebron segretario politico del partito della Lega nonché assessore della giunta Rucco, Caterina Soprana capogruppo Lista civica del sindaco nonchè presidente della commissione Cultura e Sviluppo economico) , definiscono le dichiarazione della Dotto “palesemente calunniose e diffamatorie nei confronti del sindaco”.
– che tutto ciò avviene per la seconda volta in pochi mesi con valzer di deleghe assessorili Maino e Zoppello, Dotto e Cicero, assessori messi malamente alla porta, con girandola di deleghe attribuite a consiglieri con evidente rilevanza pubblica non consentita dallo Statuto e Regolamento comunale ( Ciambetti, che è anche presidente del consiglio regionale del Veneto) , nomina inconferibile a nuovi assessori ( Ierardi) ; il tutto ad un anno e mezzo dall’ insediamento del sindaco di destra-Lega a Palazzo Trissino,
ho presentato domanda d’attualità affinché sui gravi fatti cui fa riferimento l’avv. Isabella Dotto, faccia doverosa chiarezza poiché si parla di “illegalità”, “corruzione”, “criticità” nella conduzione di società partecipate dal Comune, “esposti in Procura”, etc.
E se il sindaco, prendendo atto degli strappi ricorrenti nel tessuto di giunta, delle diversità di posizioni interne alla sua maggioranza per esempio sulla AIM e prospettive strategiche, non consideri aperta la crisi di governo in Comune di Vicenza e dunque la doverosa ed opportuna “valutazione delle sue dimissioni per la serenità e il bene della comunità vicentina”.
Grazie per l’attenzione
Giovanni Rolando, consigliere della commissione “Sviluppo economico e Attività culturali”