“Dovete ridarci il denaro o ce lo stampiamo!” È il Bocciodromo a rompere il tabù di tutti i candidati su Gianni Zonin e sulla BPVi

330

Carissimi, molto spesso veniamo, nel migliori dei casi, dipinti come dei sognatori incapaci di calarci nella realtà e dare risposte reali alla “gente”. Non vi nascondiamo che ci abbiamo pensato e che a partire dal progetto di demolizione controllata di Borgo Berga e la conseguente vendita di diritti televisi, abbiamo deciso di dare risposte non solo di idealità e sogno ma anche volte a risolvere i problemi economici del nostro territorio. Cercheremo di essere più pop (ulisti), come impone la moda del momento, insomma! Veniamo quindi al tabù della ridente campagna elettorale vicentina, la questione Gianni Zonin e Banca (non più) Popolare di Vicenza.
Facile dire, come fa il (forse) nuovo primo ministro Giuseppe Conte, che erranno risarciti i risparmiatori che hanno perso tutto

Cari soloni della politica non si possono prendere in giro così i cittadini senza dichiarare da dove viene la copertura finanziaria, cerchiamo di essere seri…

Un gruppo di professionisti spagnoli con a capo un noto professore ha affrontato un caso simile in Spagna e lo ha risolto con studio, arguzia e ingegno e noi che ci candidiamo alla politica del Fare e del Cambiamento vi proponiamo una scelta simile: o ci ridate il denaro o ce lo stampiamo!

Trasformiamo una delle proprietà di Zonin in Zecca di Vicenza e con i (pochi) spiccioli che gli verranno sequestrati acquistiamo i macchinari necessari a stampare valuta.
In meno di cento giorni vi garantiamo un gettito economico da far impallidire la Svizzera.

Certi di avervi conquistati con le nostre proposte vi ricordiamo che dal giorno 11 Giugno in poi potete scegliere nelle strade e nelle piazze #siamolaresistenza.

Cs Bocciodromo