Draghi, c’è chi dice no: in viale Ferrarin striscione CasaPound: “liquidatore di Stato”. Ma anche Rifondazione Comunista contro: “lanciò l’austerity”

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CasaPound Draghi direzione Grecia strisicone viale Ferrarin Vicenza
CasaPound Draghi direzione Grecia strisicone viale Ferrarin Vicenza

“Dal Britannia alla Bce, Draghi liquidatore di Stato”. È questo il testo dello striscione contro Mario Draghi apparso questa mattina in viale Ferrarin a Vicenza ed in oltre 100 città italiane a firma CasaPound Italia. “Dopo l’ennesimo gioco di palazzo – spiega CasaPound in una nota – entra in scena Mario Draghi, l’uomo a cui nel 1992 a bordo del panfilo Britannia fu ordinata la svendita dell’Italia ai grandi finanzieri. Mario Draghi uomo legato a Goldman Sachs, così come lo è Romano Prodi, capo del governo per ben due volte, e Mario Monti, imposto nel 2011 da Giorgio Napolitano e tuttora senatore a vita con la capacità di essere decisivo nelle decisioni di governo. Mario Draghi, per anni a capo della Bce che lanciò la politica dell’austerity. Ancora una volta viene sancita la totale subordinazione della politica italiana a decisioni a cui l’Italia non può prendere parte”.

CasaPound è contraria al governo Draghi come Fratelli d’Italia di Giorgia Meloni, l’unico dei grandi partiti ad essersi subito sfilato, ma anche a sinistra del PD c’è chi dice no. Rifondazione Comunista, molto attiva anche a Padova e Vicenza, usa dei toni e cita degli episodi molto simili a CasaPound nel criticare l’ipotesi Draghi: “Quali sarebbero le imprese di cui dovremmo ringraziare questo Superman? La troika? La svendita del patrimonio e dell’industria pubblica sul panfilo Britannia? Lo strangolamento della Grecia di Tsipras?
Le letterine con cui ha ordinato all’Italia di tagliare la sanità e la scuola, di precarizzare il lavoro e abolire l’articolo 18, di fare la legge Fornero? Ridicolo che Draghi venga presentato come benefattore dell’umanità, il banchiere centrale che, dopo aver lavorato per Goldman Sachs come Monti, ha lanciato l’austerity neoliberista dicendo che l’Europa non può permettersi il suo stato sociale? Draghi è uno dei più intelligenti e preparati funzionari del capitalismo finanziarizzato globale. Che gli si consegnino le chiavi della Repubblica – conclude la nota di Rifondazione – è la dimostrazione che il pilota automatico ha sostituito la Costituzione”.

Può sembrare strano che estrema sinistra ed estrema destra la pensino allo stesso modo, ma in realtà, quando si parla di economia, non lo è e ci sono anche dei precedenti. Nel 1985 il PCI e l’MSI votarono a favore dell’abolizione della legge del socialista Craxi che tagliava tre punti della cosiddetta “scala mobile”, poi abolita del tutto dal governo Amato (anche lui socialista) nel 1992. Che poi il socialismo, come ci insegna la storia, è il contesto ideologico da cui sono nati sia il comunismo che il fascismo (il Partito Comunista Italiano è nato nel 1921 staccandosi dal Partito Socialista nel quale aveva militato Benito Mussolini, che nei suoi diari scriveva di non essere mai stato di destra, prima di fondare i Fasci italiani di combattimento, poi confluiti nel Partito Nazionale Fascista).