Taglio compensi dei collaboratori de “Il Gazzettino”, Piero Ruzzante (Liberi E Uguali) presenta risoluzione in Regione Veneto

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Drastico taglio dei compensi dei collaboratori de “Il Gazzettino: i diritti di cronaca e ad essere informati sono effettivi solo se si rispetta il diritto all’equa retribuzione dei lavoratori“: questa è la risoluzione presentata il 16 aprile 2018 dal Consigliere della Regione Veneto Piero Ruzzante (Liberi E Uguali).

PREMESSO CHE: in data 13 aprile 2018 il Consiglio di redazione del Gazzettino ha informato il sindacato e l’ordine dei giornalisti circa la decisione già unilateralmente assunta dall’editore del predetto quotidiano di ridurre i compensi dei collaboratori a far data dal prossimo mese di maggio;


RISULTA CHE:
– la decisione, peraltro adottata senza alcuna preventiva contrattazione con le parti, impone ai collaboratori della testata giornalistica di aumentare la produzione (cioè il c.d. rigaggio dei pezzi) a fronte del mantenimento dei vigenti compensi al lordo delle spese sostenute e delle ritenute fiscali e previdenziali;
-quanto deciso è motivato dalla variazione in aumento dei volumi interni determinata in conseguenza dalla nuova veste grafica assunta: si mira a recuperare a danno dei lavoratori i costi derivanti dal naturale adeguamento al nuovo formato grafico, costi tuttavia non determinati da valutazioni e comportamenti dei lavoratori e che appunto sono conseguenza dell’aumento del rigaggio dei pezzi e della quantità degli stessi e dunque del corrispettivo da attribuire ai giornalisti in costanza delle tariffe previgenti;
CONSIDERATO CHE:
– l’imposizione di un “rigaggio “in aumento a fronte del sostanziale “blocco” delle tariffe rappresenta una decisione che non tiene per nulla in conto, anzi sembra trascurarli del tutto, gli aspetti sostanziali e personali del lavoro giornalistico e della funzione essenziale che tale professionale deve assolvere in un ordinamento democratico in quanto veicolo di quel diritto a essere informato di cui ciascun cittadino è titolare e che è appunto assolto dai giornalisti attraverso l’esercizio di quel diritto di cronaca tutelato dall’art. 21 della Costituzione; ed è appunto tale diritto di cronaca che tale decisione svilisce enormemente, atteso che la sostanziale riduzione delle tariffe non può non determinare pesanti ricadute sulla qualità del lavoro giornalistico, già fonte, per sua naturale conformazione, di notevoli sacrifici personali e non agevoli condizioni lavorative: quanto il recupero di produttività a fronte di tariffe invariate consente di rispondere affermativamente circa il rispetto del seguente principio fondante della nostra Repubblica?: ” Il lavoratore ha diritto ad una retribuzione proporzionata alla quantità e qualità del suo lavoro e in ogni caso sufficiente ad assicurare a sé e alla propria famiglia un’esistenza libera e dignitosa” (art.36, primo comma, Costituzione delle Repubblica Italiana)
Tutto ciò premesso,

Esprime

forte contrarietà in ordine alla decisione assunta dall’editore de ” Il Gazzettino” senza il preventivo confronto con il sindacato e l’ordine dei giornalisti di imporre a far data dal mese di maggio prossimo venturo una sostanziale rideterminazione al ribasso delle tariffe da corrispondere ai collaboratori della predetta testata giornalistica.