Droghe e proibizionismo. Una mattina di ordinaria follia mentre in Parlamento…

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 Le prime ore di oggi 4 luglio sono ordinarie per il fenomeno droghe illegali. Questi sono i fatti fino alle 8 di stamane, in una giornata che, ordinaria follia, non può non preannunciarsi piena di interventi delle forze dell’ordine, dai criminali organizzati ai piccoli spacciatori che stazionano nelle città e si sparpagliano nelle località turistiche della Penisola, isole comprese.
La mattinata si apre con:
– Carabinieri di Castellammare di Stabbia: sequestrati 35 chili e mezzo di cocaina, 20 chili di marijuana, in alcuni barili sotto terra. Rinvenute e distrutte, infine, 100 piante di cannabis indica. Arrestato un esponente di spicco del clan Afeltra-Di Martino, per possesso di armi, dopo aver trovato, interrate vicino a un porcile, una pistola Desert Eagle cal. 44, una mitragliatrice Micro Uzi calibro 9 con matricola abrasa e silenziatore e 107 proiettili di vario calibro.
– con un’ordinanza di custodia cautelare per traffico di droga con modalita’ mafiose della Direzione distrettuale antimafia di Bari, è in corso un’operazione del Carabinieri nei confronti di 25 persone, ritenute affiliate a un clan di Bitonto e Palo del Colle, in provincia di Bari. Gli arresti vengono eseguiti in Puglia, Calabria, Sicilia, Emilia Romagna e Friuli Venezia Giulia.

Questo accade mentre il Parlamento si dilania tra sostenitori o meno per autorizzare la coltivazione di alcune piantine di cannabis ad uso terapeutico, in un contesto di una legge che dal 2016 autorizza le cure mentre le autorità boicottano l’applicazione.
Non solo, ma la fobia antidroga ha la grande capacità di estendersi strumentalmente su qualunque argomento tratti di diritti individuali e, nello specifico di minorenni per l’attribuzione della cittadinanza dopo alcuni anni di scolarizzazione italiana (ius scholae): l’accusa di un membro del Parlamento intervenendo alla Camera è che i sostenitori di questo diritto sarebbero gli stessi che distribuiscono droga gratis per le strade.

Follia di azione e di pensiero. Questo il risultato del proibizionismo. Questo il modo di utilizzare i soldi pubblici: una guerra militare e culturale, dovendo scomodare la follia per etichettarla.

Non sappiamo se le droghe legalizzate farebbero sparire automaticamente queste follie. Probabilmente ci vorrà tempo per la sostituzione dei mercati legali con quelli illegali e per la metabolizzazione della realtà da parte di chi non condividerebbe questa nuova legalitò. Ma siamo consapevoli che lo stato dei fatti sta solo peggiorando le nostre capacità di discernere il giusto dallo sbagliato e, soprattutto, la capacità delle istituzioni di governarci con intelligenza, moderazione e ragionevolezza.
 
 

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Fonte: Droghe e proibizionismo. Una mattina di ordinaria follia mentre in Parlamento…

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