Dubai sospende la tassa sugli alcolici per attirare turisti ed espatriati

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Dubai tassa alcol

Con l’intensificarsi della competizione per il turismo nella regione del Golfo Persico, il proposito di Dubai per il nuovo anno sembra essere quello di attirare più visitatori ed espatriati, dato che questa settimana l’emirato ha sospeso la tassa sugli alcolici e ha ridotto la tariffa per le licenze di consumo.

La tolleranza di Dubai nei confronti di stili di vita liberali, almeno rispetto ai suoi vicini, l’ha resa per anni una delle principali destinazioni del Golfo per turisti ed espatriati, che dovevano pagare una tassa del 30% sugli alcolici.

Sebbene Dubai non permetta ai musulmani – che costituiscono la stragrande maggioranza dei suoi cittadini – di bere alcolici, l’allentamento delle regole avrà comunque implicazioni di vasta portata, dal momento che circa il 90% della popolazione degli Emirati Arabi Uniti è costituita da stranieri.

L’allentamento delle norme arriva anche quando l’Arabia Saudita cerca di attirare gli espatriati da Dubai, uno dei sette emirati degli Emirati Arabi Uniti e centro economico della regione.

Nell’ultimo anno, gli EAU hanno anche allentato le leggi che regolano il sesso eterosessuale e il matrimonio. Secondo le stime del governo, da giugno 2019 a giugno 2022 la popolazione di Dubai è cresciuta di oltre il 7%, raggiungendo i 3,5 milioni di abitanti.

Per i residenti stranieri a Dubai è necessaria una licenza per bere alcolici, trasportarli o conservarli a casa. Ma la tassa di circa 73 dollari per la licenza è stata abolita “in seguito alle recenti direttive del governo di Dubai”, ha dichiarato il rivenditore Maritime and Mercantile International, una filiale del gruppo statale Emirates. La tassa era richiesta solo ai residenti, mentre i turisti possono ricevere licenze temporanee gratuitamente.

Fonte: The Vision