Due anni di lavoro per una pastorale più missionaria

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La centralità della dimensione missionaria indicata da papa Francesco sarà il cuore del programma pastorale per i prossimi due anni. L’ha annunciato il vescovo Beniamino nel corso della veglia di Pentecoste e l’ha ribadito a metà giugno, in occasione degli avvicendamenti del clero diocesano.

Questo significa vivere il cammino dei prossimi due anni in una prospettiva di una “conversione missionaria” dell’intera comunità diocesana.

In quest’ottica il Mese Straordinario Missionario ha proprio l’obiettivo da un lato di  risvegliare maggiormente la consapevolezza della missio ad gentese dall’altro di riprendere con nuovo slancio la trasformazione missionaria della vita e della pastorale.

Concretamente questo avverrà accompagnando innanzitutto con l’interesse e la preghiera il Sinodo Panamazzonico, celebrando la veglia missionaria il venerdì 4 ottobree partecipando al Meeting diocesano sabato 5 ottobre.

Riflettere sulle sfide di un ambiente come l’Amazzonia aiuta a prendere coscienza dei problemi ambientali, ecologici, culturali, antropologici che affliggono la nostra “madre Terra”, e a maturare nella linea di una nuova visione di Chiesa, che trae spunto dall’esortazione apostolica “Evangelii Gaudium” e dalle indicazioni del Convegno di Firenze 2015, che cercano di concretizzare gli inviti di un documento dell’episcopato italiano troppo presto dimenticato: “Il volto missionario delle parrocchie in un mondo che cambia”.

Durante la veglia che si terrà in Cattedrale, con inizio alle 20.30, e avrà come titolo “Battezzati e invitati per la vita del mondo”, ci sarà l’invio di missionari partenti o ripartenti, ma anche di catechisti, animatori, operatori Caritas, proprio per esprimere simbolicamente la convinzione che la “missione è compito di tutti i battezzati”.

Mons. Roque Paloschi
Don Maurizio Bolzon

Nel corso della veglia ci sarà la testimonianza di mons. Roque Paloschi, arcivescovo di Porto Velho (Brasile) e Presidente della Cimi (Consiglio indigenista missionario) e di don Maurizio Bolzon, missionario fidei donum in Mozambico. Il giorno successivo, dai Missionari Saveriani a Vicenza si terrà il Meeting diocesano. I lavori saranno aperti da  alcune testimonianze, tra cui quella del vescovo Paloschi e nel pomeriggio dal lavoro in laboratori che cercheranno di approfondire i vari ambiti dell’impegno pastorale.