Due giovani attiviste del Bocciodromo partite verso la “Balkan route” con kit per igiene femminile: “42mila persone in fuga da guerre e miseria”

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Bocciodromo
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Sono partite ieri 3 gennaio – rende noto il Centro sociale Bocciodromo – con la carovana #lesvoscalling, due giovani attiviste del Bocciodromo, nonché di Friday for future e Welcome refugees Vicenza, che parteciperanno alla campagna solidale di montoraggio e denuncia dell’isola hotspot Lesvos, dove sono confinate una parte delle 42.000 persone in fuga da guerre e miseria.

Queste persone percorrono la Balkan route e subiscono la scellerata “restrizione geografica” voluta da Erdogan e dall’Europa, nel silenzio più totale delle istituzioni. La carovana vuole non solo monitorare quanto sta avvenendo alle periferie dell Ue, ma anche portare concretamente un aiuto alle donne del campo di moria, che necessitano di kit per l’igiene femminile, uno dei tanti aspetti di privazione e fonte di problematiche molto serie, all’interno dell’hotspot.

Raggiunte telefonicamente, le due ragazze del Bocciodromo comunicano di essere arrivate a destinazione: oggi pomeriggio spacchetteranno i kit che verranno poi consegnati alle donne del campo.