Possibile che l’amministrazione militare USA adotti comportamenti diversi a seconda dell’Ente Locale con cui è costretta a confrontarsi? Se lo chiede Ciro Asproso, consigliere comunale di Coalizione Civica per Vicenza, nella sua domanda di attualità odierna che pubblichiamo.
Sembra proprio di sì, almeno a giudicare da quanto riporta il GdV di oggi nella pagina dedicata al Comune di Longare: “Un nuovo accesso alla base militare con i soldi degli USA”. I lavori, per una spesa complessiva di 478 mila euro, sono a totale carico del comando americano e prevedono un secondo accesso alla caserma, l’ampliamento della sede stradale, un nuovo marciapiede, la modifica dei sotto servizi e del sistema fognario.
Inutile dire che il tutto appare come una beffa per l’amministrazione comunale di Vicenza che meno di una settimana fa, per bocca del sindaco stesso, ci spiegava che non era possibile rivolgere richieste di contribuzioni economiche agli americani, neppure per adeguare la viabilità intorno al nuovo “Villaggio della Pace”.
Delle due l’una: o gli americani usano “due pesi e due misure”, il che sarebbe alquanto sconcertante, oppure il sindaco di Longare è più convincente di quello di Vicenza.
Ricordo che in Commissione Territorio, in occasione della presentazione del progetto di ampliamento del villaggio americano, l’assessore Cicero aveva individuato un piccolo stratagemma per coinvolgere finanziariamente il comando Usa, ossia la creazione di una bretellina di raccordo con la viabilità maggiore.
Tutto ciò considerato si CHIEDE:
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- Che ne è stato del progetto Cicero e perché si è deciso di abbandonare quell’ipotesi viabilistica?
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- Come si fa a dire che Via Veronese è solo una strada di emergenza e poi affermare (in risposta alla mia precedente domanda di attualità) che comunque verrà utilizzata solo un paio d’ore al giorno?
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C’è la volontà politica di riconsiderare il rapporto con il comando USA in modo da ottenere un loro sostanziale coinvolgimento in una imminente riorganizzazione viaria?
Ciro Asproso
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