Duello Berlato-animaliste, Guarda: “umiliazione della donna”. Zanoni: “la Meloni difficilmente lo caccerà”

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“Il valore di un politico si misura osservando anche come è capace a ricucire i rapporti con la Comunità, anche quella a lui più distante: è davvero deludente avere conferma di colleghi che non riescono a trovare altre strategie se non l’offesa per rispondere a critiche o messaggi negativi.”

È così che Cristina Guarda commenta il post del rappresentante di Fratelli d’Italia, Sergio Berlato, con cui si è recentemente scontrata durante il dibattito in aula consiliare circa le misure di contenimento della presenza del lupo sulle montagne venete e quelle per il contrasto all’emergenza climatica, per cui Berlato non esprime preoccupazioni.

“Il fatto è gravissimo specialmente perché arriva da un esponente politico che in quanto componente di una istituzione come il Consiglio regionale, dovrebbe essere di esempio e avere a cuore il Bene Comune, invece di incitare alla divisione. Segnali gli utenti offensivi, inaccettabili, e cambi anzitutto il suo metodo comunicativo se vuole il bene dei Veneti ed Italiani, invece di scegliere la strada dell’umiliazione della donna: una scelta gravissima perché contribuisce a lanciare un pericoloso messaggio di discriminazione di genere, anticamera di violenza verbale o fisica.”

“’Non fare agli altri ciò che non vorresti fosse fatto a te’: è il messaggio che dobbiamo accogliere specialmente in questo Santo Natale, da tutti considerato un Giorno di Pace, dedicato al rispetto, a messaggi di speranza e Amore cristiano.”

“Come veneta, come donna, come essere umano, mi sento profondamente delusa nel vedere un collega perdere l’occasione di fare la differenza per il Bene Comune, limitandosi a creare solo pericolose differenze”.

“Il collega consigliere regionale Sergio Berlato, il giorno di Natale ha dedicato una disgustosa vignetta “a tutte le signorine animaliste e vegane” pubblicandola nella sua pagina Facebook” – è invece il commento di Andrea Zanoni, consigliere regionale del Gruppo PD del Veneto e collega di Berlato.

“La vignetta – prosegue Zanoni – mostra una donna stesa sul letto mentre un ginecologo la visita e le chiede se è da molto che non ha rapporti sessuali. Lei replica chiedendo il motivo di tale domanda e l’invito del ginecologo è quello di guardare lo schermo di un monitor dove appare una ragnatela. Berlato ha poi scritto “Dedico questa vignetta a tutte le signorine animaliste e vegane che in questi giorni mi hanno fatto dono dei loro insulti e delle loro minacce, solo per il fatto che sono un appassionato Cacciatore”.”

“Sono insulti sessisti volgarissimi, triviali – continua Zanoni – non certo degni di un rappresentante delle istituzioni, tra l’altro Berlato non è un semplice consigliere regionale ma il Presidente della Commissione Agricoltura e Caccia in Consiglio regionale, il Presidente del Gruppo consiliare Veneto di Fratelli d’Italia e il Coordinatore Veneto del medesimo partito. E’ un post contro le donne, contro le volontarie animaliste. Mi auguro che Zaia in qualità di Presidente della Regione, Fratelli d’Italia e Giorgia Meloni prendano le distanze e condannino questo “regalo” di Natale del rappresentante più estremista del mondo venatorio del Veneto”.

“Nutro però qualche dubbio che la Meloni si scagli contro Berlato – attacca Zanoni – dato che l’Associazione venatoria presieduta proprio da Berlato, l’ACV – Associazione Cacciatori Veneti, ha da poco versato ben 70.000 euro a Fratelli d’Italia, il partito della Meloni. Da notare che grazie al Bilancio 2018 l’Associazione Cacciatori Veneti, ha ricevuto dalla Regione del Veneto un contributo di ben 64.000 euro, contributo che arriva dalle tasse versate all’erario anche delle animaliste e vegane che adesso Berlato offende pesantemente.”

“In tutta la sua miseria – conclude Zanoni – questo squallido post è l’esatto riflesso del suo autore e della sua credibilità, post oggi rimosso vorrei pensare forse per effetto di un barlume di lucidità più che di una tardiva battuta in ritirata. E pensare che, dopo questa indimenticabile figuraccia superlativa, tra breve, per effetto della Brexit, questo personaggio lascerà il Consiglio regionale per andare a rappresentare l’Italia al Parlamento Europeo”.

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