Continua la corsa dell’e-commerce anche nel settore dell’artigianato. Le dinamiche che normalmente si evolvono in cinque anni sono state fortemente accelerate dal lock down dello scorso anno portando migliaia di aziende artigiane, nella sola provincia di Vicenza, ad attivare modalità di vendita online. Un trend che continua ancora, come rilevato dai dati raccolti dalle 100 aziende che si avvolgono dei servizi offerti dal Digital Innovation Hub di Confartigianato Imprese Vicenza. “I numeri dicono che le aziende seguite nei percorsi di e-commerce tramite marketplace e siti web dedicati, nei primi sei mesi del 2021 registrano un generale aumento delle vendite soprattutto all’estero rispetto agli anni precedenti, con casi in cui gli ordini sono addirittura raddoppiati rispetto ai 12 mesi precedenti – commenta in un comunicato Cristian Veller, presidente della categoria ICT di Confartigianato Imprese Vicenza-. Non c’è da stupirsi, quindi, se negli ultimi anni player come Amazon si stiano sempre più ampliando verso nuovi Paesi, ne sono la dimostrazione le aperture in Svezia e Polonia avvenute negli ultimi 6 mesi. L’apertura di questi mercati è stata accolta con molto interesse da parte delle aziende analizzate dagli esperti dell’area digitale di Confartigianato Vicenza, che lavora con Amazon fin dal 2016, in quanto, visto il generale aumento delle vendite nei Paesi europei avvenuto da fine 2020, ci si prospetta che le stesse aumentino considerevolmente anche grazie all’introduzione di questi nuovi mercati ampliando il bacino di influenza delle aziende vicentine verso nuovi mercati tramite strumenti digitali”.
Un altro dato interessante proviene dal mondo del B2B, in quanto la recente collaborazione con Alibaba, stretta nei primi mesi del 2020, ha portato un aumento delle richieste provenienti da buyers ed aziende europee che si è intensificato negli ultimi mesi, a dimostrazione che le imprese artigiane sono sempre più consce della necessità di trovare alternative agli incontri di persona mediante piattaforme specializzate.
“Le aziende artigiane assistite dagli esperti del DIH – continua Veller- che già hanno potuto intraprendere le prime trattative commerciali con ad esempio Cina, Libano ed Australia, stanno ora iniziando a dialogare con partner che, oltre ad essere più vicini geograficamente, sono anche più abituati a lavorare con aziende italiane, conoscono i prodotti e, talvolta, anche l’azienda”.
Questi nuovi paradigmi accelerati dalla pandemia fanno sì che davanti alle PMI venete e vicentine si aprano una serie di prospettive che possono comportare numerosi vantaggi strategici e commerciali. Chiaramente per sfruttarne a pieno le capacità è necessario sviluppare una strategia che tenga conto sia degli obiettivi aziendali che delle diverse necessità che questi obiettivi comportano.
“Per le aziende che si sono trovate impreparate durante i periodi di chiusura il momento è ancora propizio. Grazie al PNRR, infatti, si prospettano diversi interventi a supporto di tutte quelle attività di sviluppo digitale che possono permettere alle imprese italiane di rimanere competitive sul mercato globale e di affrontare con sicurezza e coscienza anche situazioni economico-sociali compresse”, conclude Veller.