E proprio no manifestare a Vicenza, Bassano, Lonigo, Thiene, Schio e Noventa invece che a Roma… a pagamento con soldi pubblici PD?

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Da anni il Partito democratico, erede di quello fondato da Gramsci e Togliatti nel 1921, organizza una manifestazione a Roma. Questa manifestazione o le marce di compagni sono un atto di pressione contro il governo attuale per tentare di far cambiare la politica che non aggrada a coloro che per anni hanno governato, mentore Giorgio Napolitano, con Enrico Letta e soprattutto con Matteo Renzi. Nessuna vera autocritica del perché il Pd ha perso le elezioni, ma come d’uso, la colpa è degli Italiani e dei vicentini per le amministrative, che non sanno, spocchia intellettuale naturalmente, comprendere quanto di vantaggio ha arrecato al Paese proprio il loro governo.  

Con molto denaro il Partito Democratico ha organizzato 600 pullman e diversi treni per far giungere a Roma i militanti che dopo aver gridato gli slogan politicamente corretti faranno ritorno alle loro dimore. Una domenica (non) diversa dalle altre, che di fatto non con concluderà nulla. E’ mai possibile che si spenda tanto denaro per lanciare degli slogan? In tempi di crisi il Partito Democratico dispone di tanto denaro? La politica costa, ma anche spreca. Anche per questo motivo bisognerebbe che non ci fosse il finanziamento pubblico dei partiti, che dovrebbero autofinanziarsi con i denari dei militanti e non “offrire” loro delle quasi gite a Roma, che si concludono, la fama è fame, in trattorie, agriturismi ecc. magari con acconci canti di rafforzamento della antica ideologia. Dobbiamo dircelo chiaramente questa manifestazione più che contro il governo attuale, serve per auto convincersi di poter contare qualche cosa nella politica italiana che non sembra più tanto propensa verso coloro che non hanno ben saputo rispondere alla crisi e hanno solo obbedito soprattutto dal 2011, alle indicazioni provenienti d’Oltralpe.
Siamo in un’epoca di cambiamento, il vecchio cede al nuovo, ma l’usata ideologia, che tanto ha reso non appare più capace di coagulare gli italiani, ma è meglio non pensarci, il partito Democratico ha molte realtà economiche da difendere, visto che la spinta rivoluzionaria, come disse Enrico Berlinguer nel 1981, è spenta e i pugni alzati sono più folklore populistico che credo politico.

E allora perché non manifestare più vicino a casa? A Vicenza, Bassano, Lonigo, Thiene, Schio e Noventa per esempio…

(Nella foto la manifestazione a piazza del Popolo del 2016 con il palco avanzato per coprire i vuoti) 

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Italo Francesco Baldo
Italo Francesco Baldo nato a Rovereto, residente a Vicenza è stato ordinario di Storia e Filosofia nel Liceo Classico "A.Pigafetta" di Vicenza.Si è laureato con una tesi su Kant all’Università di Padova, ha collaborato con l'Istituto di Storia della Filosofia dell’Università di Padova, interessandosi all’umanesimo, alla filosofia kantiana, alla storiografia filosofica del Settecento e alla letteratura vicentina in particolare Giacomo Zanella e Antonio Fogazzaro Nel 1981 i suoi lavoro sono stati oggetto " di particolare menzione" nel Concorso al Premio del Ministero per i Beni Culturali e Ambientali per il 1981 cfr. Rendiconto delle Adunanze solenni Accademia dei Lincei vol. VIII, fasc.5. ha collaborato con Il Giornale di Vicenza, L’Arena, Il Tempo, La Domenica di Vicenza e Vicenzapiù Tra le diverse pubblicazioni ricordiamo La manualistica dopo Brucker, in Il secondo illuminismo e l'età kantiana, vol. III, Tomo II della Storia delle storie generali della filosofia, Antenore, Padova 1988, pp. 625-670. I. KANT, Primi principi metafisici della scienza della natura, Piovan Ed., Abano T. (Pd) 1989. Modelli di ragionamento, Roma, Aracne Erasmo Da Rotterdam, Pace e guerra, Salerno Editrice, Roma 2004 Lettere di un’amicizia, Vicenza, Editrice Veneta, 2011 "Dal fragor del Chiampo al cheto Astichello", Editrice Veneta, 2017 Introduzione a A. Fogazzaro, Saggio di protesta del veneto contro la pace di Villafranca, Vicenza, Editrice Veneta, 2011. Niccolò Cusano, De Pulchritudine, Vicenza, Editrice Veneta 2012. Testimoniare la croce. Introduzione a S. Edith Stein, Vicenza, Il Sileno, 2013.