Al giorno d’oggi – scrive Antonio Maddalena, Segretario del Gruppo Alpini di Campedello – vivendo in una società “liquida”, arrabbiata e sempre più anarchica, anche una commemorazione storica può sviluppare una contrapposizione “politichese”.
Domenica 28 aprile è invece ben riuscita, da parte dell’Unione delle Associazioni di Campedello (Alpini, Fanti, Combattenti e Reduci, Donatori Sangue) nell’ambito dei suoi Valori più nobili, la commemorazione di 59 vittime civili della Riviera Berica. Andando a deporre corone d’alloro presso le lapidi e monumenti che ricordano i drammi della seconda guerra mondiale, si è voluto far riemergere, nel ricordo, coloro che, in varie circostanze, hanno visto sopprimere il loro diritto di vivere. “Danni collaterali” è l’eufemismo atroce con il quale chi fa la guerra chiama i morti innocenti che le sue scelte producono tra i civili.
Ecco pertanto un momento di riflessione davanti la lapide di Ca’ Tosate dove il 28 aprile 1945 10 civili, tra cui un infante di 9 mesi, furono fucilati dall’esercito tedesco in ritirata, per rappresaglia che, successivamente in Via Porciglia, freddava i fratelli Boesso. Davanti il monumento di Tormeno si è ricordato l’eccidio del 26 aprile 1945 provocato da un bombardiere americano che causò la morte di 34 civili di cui 17 bambini/ragazzi; ben 13 persone si chiamavano, di cognome “Rinaldi”. Tra le altre 13 vittime civili, morte in gran parte causa bombardamenti su Vicenza, si è ricordato, unitamente al figlio Franco, Torquato Fraccon, riconosciuto tra i “Giusti delle Nazioni” da parte della Fondazione dello Stato Ebraico Yad Veshen.
Il pellegrinaggio si è concluso assistendo alla S. Messa celebrata dal Parroco Don Lino nella chiesa di Longara. Erano presenti alla commemorazione il Vice Sindaco di Vicenza dr. Matteo Tosetto ed il Consigliere Comunale dr. Marco Zocca, il Vice Presidente dell’Associazione Vicentina Vittime Civili di Guerra Sergio Toldo accompagnato dal dirigente Dario Moro.
Nei loro brevi interventi, tutti hanno evidenziato l’importanza del ricordo affinché le giovani generazioni apprendano, da questi fatti luttuosi, l’importanza della pace, solidarietà, il vivere nel rispetto delle norme civili.