Il Presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, ha siglato digitalmente il “Protocollo d’intesa per la definizione di proposte operative per l’attuazione dell’economia circolare nell’edilizia”. Un documento firmato anche da Paolo Ghiotti per ANCE Veneto, Paolo Barbieri per ANPAR, Loris Tomiato per ARPAV, Enrico Carraro per Confindustria Veneto, Luigi Lazzaro per Legambiente Veneto insieme ai rettori Daniela Mappelli e Benno Albrecht rispettivamente per Università degli Studi di Padova e Università IUAV di Venezia.
“La firma di questo protocollo – ha detto Zaia – è mirata a una strategia che veda l’edilizia protagonista nel rispetto dell’ambiente e delle risorse, segna una nuova pietra miliare dell’impegno della nostra Regione nel campo della sostenibilità. Un ambito nel quel il Veneto primeggia ed è sempre stato modello nel panorama nazionale grazie alla sensibilità di molte componenti sociali che mettono a disposizione le proprie competenze verso un obbiettivo comune. Sinergia di cui ancora una volta ne danno conferma i firmatari del documento”.
Il protocollo – presentato in Giunta dall’assessore all’Ambiente Gianpaolo Bottacin di concerto con il collega allo Sviluppo Economico e all’Energia, Roberto Marcato – prevede la definizione di proposte operative al fine di mettere in atto l’economia circolare nel campo dell’edilizia. In particolare: l’utilizzo di aggregati di recupero in sostituzione di materiali vergini anche promuovendo una specifica industria; individuare eventuali criticità nel quadro normativo vigente e le possibilità d soluzione; la promozione dell’utilizzo del BIM (Building Information Modeling) come strumento fondamentale nel raggiungimento degli obbiettivi di circolarità; la possibilità di creare una piattaforma web finalizzata su cui condividere le attività dei sottoscrittori con gli operatori del settore. Per il raggiungimento di questo obbiettivi viene istituito, inoltre, il Tavolo per l’edilizia sostenibile e circolare, coordinato dalla Regione.
“Il tavolo sarà una valida opportunità di confronto e, quindi di concertazione, di tutte quelle azioni a cui i partecipanti si sono impegnati – aggiunge il Governatore -. Le necessità contemporanee non ammettono più di agire senza conoscere quello che avviene in ogni fase della vita di un edificio. È fondamentale improntare tutte le attività del settore si sviluppino applicando quelle modalità che fanno sì che i rifiuti diventino risorse per altri progetti e su ogni ottimizzazione possibile dei percorsi di economia circolare. Una visione strategica fondata sull’ottimizzazione dei processi di cui, in altri ambiti, il Veneto ha già dato grande capacità dimostrando di essere all’altezza. Basta pensare che nella gestione dei rifiuti domestici si attesta come la prima regione a livello nazionale per la raccolta più attenta con 169 comuni ‘rifiuti free’.
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