Economia circolare Veneto, la Regione mette sul tavolo finanziamenti per 30 milioni di euro

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Palazzo Balbi (regione Veneto)

La Giunta regionale del Veneto, su proposta di concerto degli assessori Gianpaolo Bottacin e Federico Caner, ha deliberato due importanti finanziamenti per incentivare l’economia circolare. Dopo quello già promosso a favore delle imprese, è ora al via un nuovo bando dedicato a Consigli di bacino e Comuni. Le cifre messe a disposizione sono ingenti e arrivano a 30 milioni di euro.

“Già lo scorso anno avevamo avviato questo tipo di progettualità aprendo un bando esplicitamente dedicato alle imprese – spiega l’assessore all’Ambiente Bottacin -. Per quella proposta la dotazione finanziaria iniziale era stata di 7,2 milioni di euro, ma vista la grande partecipazione abbiamo oggi incrementato le risorse aggiungendone altrettante e andando così a raddoppiare lo stanziamento iniziale”.

Grande l’interesse sia tra le piccole che le medie imprese destinatarie della misura, che aveva tra i principali obiettivi quelli di favorire l’adozione di nuovi processi produttivi che consentano di utilizzare minori quantità di materie prime e realizzare prodotti a maggior durabilità; migliorare l’efficienza della produzione, tramite la riduzione del consumo di risorse, con gli scarti gestiti come sottoprodotti e con la riduzione dell’impiego di sostanze pericolose; sostenere il ricorso ai prodotti derivanti dal recupero dei rifiuti e ridurre conseguentemente la produzione dei rifiuti stessi.

“Oggi abbiamo inoltre deliberato un nuovo bando, le cui domande potranno essere presentate dal 4 febbraio e fino al 26 giugno – prosegue l’assessore all’Ambiente – attraverso cui destineremo contributi a fondo perduto anche per gli Enti di Governo dell’Ambito Territoriale Ottimale (EGATO) e per i Comuni, singolarmente o in forma associata”.

“Nello specifico per questa partita a favore di EGATO e Comuni – precisa l’assessore ai Fondi Europei Caner – parliamo di ben 22 milioni di euro, risorse che vengono destinate a questo tipo di iniziative per il tramite del Programma Regionale Veneto FESR 2021-2027”.

“Anche qui gli obiettivi sono chiari – prosegue Bottacin -: sviluppare modelli di raccolta differenziata basati sulla digitalizzazione dei processi, l’efficientamento dei costi e la razionalizzazione e semplificazione dei flussi di rifiuti urbani prodotti, che consentano di portare un incremento significativo delle quote di raccolta differenziata, in linea con gli obiettivi del nostro Piano regionale rifiuti. Ma anche efficientare il comparto impiantistico esistente e sostenere iniziative finalizzate alla prevenzione della produzione dei rifiuti come riuso e del recupero di materia dai medesimi”.

Il valore dei singoli interventi dovrà essere compreso tra un minimo di 200mila e un massimo di 3 milioni di euro. “L’agevolazione, nella forma di contributo a fondo perduto – dettaglia Caner-, sarà addirittura del 100% della spesa ammissibile per la realizzazione del progetto”.

“Un ulteriore iniziativa, che si somma ad altre sempre in tema di economia circolare – conclude Bottacin –, con cui confermiamo la nostra leadership nazionale per virtuosità in materia di rifiuti”.