Economia vicentina, la Camera di Commercio presenta i risultati tutto sommato positivi dell’analisi congiunturale del IV trimestre 2017

138

La Camera di Commercio ha presentato oggi 14 marzo i risultati dell’analisi congiunturale dell’economia vicentina nel 4° trimestre 2017. I valori più significativi riguardano le variazioni destagionalizzate della produzione e del fatturato rispetto al 3° trimestre: la fase finale dell’anno marca un’espansione significativa degli indicatori principali – rispettivamente +2,3% per la produzione e +2% per il fatturato -; si tratta di incrementi che riportano l’indice della produzione industriale vicentina ai livelli pre-crisi.

Anche le serie degli ordinativi mostrano un andamento positivo: sempre su base congiunturale le variazioni sono +0,9% per gli ordini domestici e +4,2% per gli ordini provenienti dall’estero.

Il confronto tendenziale, rispetto al periodo ottobre-dicembre 2016, evidenzia incrementi molto significativi: +7,1% per la produzione industriale e +6,7% per il fatturato. La crescita di questi indicatori è guidata dalle industrie che producono beni strumentali (impianti, macchinari, …) mentre la crescita è più contenuta per le imprese che realizzano beni intermedi e di consumo.
La crescita vicentina si inserisce in un panorama economico positivo: la “Nota mensile sull’andamento dell’economia italiana” dell’ISTAT del febbraio 2018, descrive previsioni espansive per l’economia mondiale soprattutto grazie alla dinamica del commercio mondiale (+4,5% in ragione di anno) e anche l’economia italiana conferma di essere inalveata in un sentiero di crescita con proiezioni orientate in senso favorevole almeno sul breve termine. Nel quarto trimestre del 2017 il PIL italiano corretto e destagionalizzato è aumentato dello 0,3% in lieve rallentamento: decisivi sono risultati l’aumento degli investimenti (+0,3 punti percentuali) nonché la dinamica della domanda estera netta (+0,3%), mentre più limitato è stato il contributo dei consumi finali nazionali (+0,1%). Non mancano tuttavia elementi di possibile debolezza in particolare l’inserimento di dazi da parte degli USA e il conseguente possibile inizio di una “guerra commerciale“, il progressivo disimpegno della Banca Centrale Europea in riferimento al quantitative easing nonché l’incertezza politica post-voto.
Tornando all’analisi dei dati provinciali, le ore autorizzate di Cassa Integrazioni Guadagni (CIG) nel 4° trimestre sono nettamente diminuite rispetto al periodo luglio-settembre: da 1,3 milioni di ore a 875 mila ore (-32,4%); tale riduzione è riconducibile alla componente «in deroga» che si è sostanzialmente azzerata passando da 170 mila ore a 5 mila ore (-97%), e alle ore autorizzate di CIGS (cassa integrazione straordinaria) passate da 823 mila a 330 mila (-59,9%). Al contrario le ore autorizzate riferite alla CIGO (cassa integrazione ordinaria) sono aumentate passando (da 302 mila a 540 mila, +78,6%). Le ore complessive di CIG autorizzate nel 2017 sono state 5,7 milioni, il valore più basso dal 2008, in netta diminuzione rispetto al 2016 (9,4 milioni, -39,3%).
Nel 4° trimestre 2017 il saldo tra iscrizioni e cancellazioni al Registro delle Imprese risulta leggermente positivo: +89. Nel 2017 solamente il 1° trimestre si è chiuso con un saldo negativo pari a -664 imprese, il 2° e il 3° trimestre hanno registrato differenziali positivi (rispettivamente +382 e +143); nell’intero 2017 tuttavia il saldo è leggermente negativo, -50 imprese in decelerazione rispetto al 2016 (-202) dopo che il 2015 si era invece concluso po-sitivamente (+133 imprese).
Le aperture delle procedure concorsuali nel 4° trimestre 2017 sono sostanzialmente stabili rispetto al 3° trimestre: 36 nel 4° trimestre contro 32 nel 3° trimestre (+12,5%). Nell’ambito di queste procedure i fallimenti sono stati 33 nel 4° trimestre 2017 e 31 nel 3° trimestre. Complessivamente il confronto su base annua mostra una situazione di forte miglioramento con una significativa riduzione di aperture di procedure concorsuali: da 192 nel 2016 a 116 nel 2017 (-34,9%, ma erano 308 nel 2015).
L’aumento dell’ammontare del monte protesti indica un leggero peggioramento nella capacità delle imprese e delle famiglie di far fronte alle loro obbligazioni: l’ammontare protestato nel 4° trimestre è di 1,14 milioni di euro rispetto a 1,11 milioni del 3° trimestre (+2,7%). Il numero di effetti protestati è invece diminuito passando da 714 a 698 (-2,2%). L’ammontare complessivamente protestato nel 2017 è in flessione rispetto al 2016 (4,4 milioni di euro contro 8,6 milioni di euro, -49,6%) così come il numero complessivo di effetti protestati passa da 3.570 a 2.775 (-22,5%).
Nel 4° trimestre le aperture di crisi aziendali sono state solamente 4 rispetto a 11 del trimestre precedente (-63,6%); complessivamente il 2017 ha registrato l’apertura di 37 crisi aziendali (100 nel 2016 e 166 nel 2015): si tratta del valore più contenuto dal 2009, anno di inizio della serie.
A permanere in condizioni critiche è invece il credito: nel periodo gennaio-dicembre i prestiti bancari alle imprese vicentine sono ulteriormente diminuiti del 4,9% (da 15,3 miliardi a 14,5 miliardi di euro): nonostante la politica espansiva implementata dalla BCE e la ripresa complessiva non si inverte il processo di restrizione del credito bancario praticato al sistema produttivo e anche nel brevissimo periodo si osserva una leggera contrazione.
Le immatricolazioni di autoveicoli nell’ultimo trimestre del 2017 in provincia confermano la ripresa del settore il cui incremento su base annua è stato del 19,7%: il comparto automobilistico si è rivelato trainante anche per le imprese vicentine soprattutto nella fornitura di parti meccaniche ed elettroniche.
Su base tendenziale i risultati dell’indagine relativa al settore manifatturiero sono favorevoli per tutti i settori analizzati: nel 4° trimestre 2017 la produzione è aumentata soprattutto nel settore metalmeccanico e dell’alimentare, mentre la crescita è più contenuta per nell’orafo e nella chimica-gomma-plastica. Nell’ultima frazione del 2017, i giorni di produzione assicurati dagli ordinativi già raccolti sono stati 52, in leggero aumento rispetto al dato del trimestre precedente. La fiducia degli imprenditori continua a crescere anche se marginalmente: la quota di imprenditori che prefigura un incremento produttivo passa dal 27,9% al 28,3% (serie destagionalizzate).
Allargando l’analisi ai dati annuali, corretti dagli effetti di calendario, l’indice della produzione industriale del vicentino nel 2017 è 122,6 (2010=100), in forte lievitazione rispetto al 2016 e di circa 2 punti al di sopra del livello del 2007 (indice pari a 119,7).

 

Camera di Commercio di Vicenza