Dopo due anni di sosta forzata, a Verona si è conclusa ieri, 19 ottobre, la tre giorni del Vinitaly 2021, Edizione Speciale. Entusiasmo e desiderio di riprendersi in mano una vita normale segnata da quasi due anni di pandemia sono stati ben rappresentati dai numerosi buyers, visitatori ed aziende presenti in Fiera.
Protagonisti della passerella scaligera uve, vitigni, e tanti calici profumati. L’andirivieni del pubblico partecipante,mescolato alla vivacità ritrovata delle aziende espositrici, riecheggiavano insieme alle superbe mescite, un simbolo della vita degli uomini: “in vino veritas”. Una vita ritrovata e che ricomincia. Un messaggio che lambiva i sorrisi destati da una levata di bicchieri, per ricelebrare simbolicamente la desiderata ripresa economica nazionale.
Le proposte di questa edizione della ripartenza hanno avuto la loro simbolica espressione con il Vigneto d’Italia, presentato nel proprio spazio espositivo dalla Coldiretti. Una selezione di vitigni e uve autoctone italiane, esibite al grande pubblico: Glera, Sagrentino, Sangiovese, Negramaro, Aglianico e Nerello Mascalese, tanto per citarne qualcuno. i vitigni dell’eccellenza enologica nostrana, dalle Alpi alla Sicilia, permeati da origini antiche, unici ed autentici.
Vino italiano record nell’Export in Oriente:+ 36,8% in Cina
Quattrocento le aziende espositrici. La Vinitaly Special Edition ha visto la presenza di operatori provenienti da 35 nazioni ed in particolare da Germania, Russia, Stati Uniti, Regno Unito e Canada fino alla piazza più grande del mondo, la Cina. L’osservatorio Vinitaly – Nomisma Wine Monitor ha registrato speciali performance in aumento esponenziale delle 12 principali piazze di vini tricolore. ”In Cina è il momento del vino italiano” ribadisce Giovanni Mantovani, direttore generale di Veronafiere.
Il vino Biologico, un primato tutto italiano
In Europa viene prodotto l’84% del vino bio del mondo. Il 75% di questo proviene da Italia, Francia e Spagna. ”Oltre 100 mila gli ettari di vigneto biologico in Italia, con un’incidenza sulla superficie vitata complessiva di quasi il 19%, la più’ alta d’Europa“, dichiara il docente. Davide Gaeta, dell’Università di Verona.
Mixology: acquaviti e distillati, nuove mete del gusto
Una nuova area tematica ha completato la manifestazione in riva all’Adige. Si è posta l’attenzione su un nuovo mercato per l’Horeca, rimarcando innovativi segmenti strategici di consumo, come l’inedito e curioso abbinamento dei nostri formaggi locali con il Sakè, distillato giapponese a base di riso. In contemporanea, nei tre padiglioni, anche Enolitech e Sol & Agrifood, c’è stata l’esposizione delle tecnologie enologiche e delle autenticità italiane dell’olio extra vergine d’oliva.
Prosek croato e Prosecco italiano: la tenzone è iniziata con la difesa di un simbolo del made in Italy
Il ministro Stefano Patuanelli, dopo il taglio del nastro all’inaugurazione di domenica, sollecitato sul tema caldo del riconoscimento europeo del Prosek croato, ha replicato seccamente: “non c’è la possibilità a nostro avviso che la Croazia vinca l’affaire Prosèk”. Lancia in resta dunque, con la voglia di riprendere la normalità difendendo i prodotti del nostro territorio.