Educazione all’affettività, per Moretti (PD) “Donazzan cattiva maestra, contro la libertà di scegliere”

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Alessandra Moretti, eurodeputata vicentina del Pd
L'eurodeputata Pd Alessandra Moretti

Ancora una voce critica in merito all’incontro sull’Educazione all’affettività voluto dall’assessore regionale all’Istruzione Elena Donazzan, che già aveva suscitato le critiche della consigliera regionale capogruppo del Pd Vanessa Camani, che aveva accusato Donazzan di mentalità Medievale, accuse peraltro rintuzzate dall’assessore.

Oggi sullo stesso tema è intervenuta l’eurodeputata del Pd Alessandra Moretti, che a sua volta ha bocciato le parole dell’assessore sul ruolo della donna e sul sostegno alla maternità, definendo le sue idee fallimentari e anacronistiche. “Qualunque economista – ha affermato Moretti -, anche lontano anni luce dal movimento femminista, direbbe che l’idea della Donazzan per incentivare la natalità è fallimentare e che ha tanto il sapore di Medioevo: per fare i figli le donne devono poter lavorare, avere reddito, stabilità professionale, sicurezza di carriera e welfare. Quindi servono i nidi, non le mancette, serve una vera politica per la natalità, seria e non propagandistica”.

L’on. Moretti ha lancia anche una frecciata contro l’intervento della psicologa Vera Slepoj, relatrice dell’incontro sull’Educazione all’affettività, che ha sostanzialmente definito non più esistente il patriarcato. Queste le sue parole: “Serve una classe dirigente femminile e femminista preparata per tirare questo paese fuori dalle sabbie mobili del patriarcato. Che esiste e persiste, e che va contrastato ogni volta. Le donne devono essere lasciate libere di scegliere autonomamente il proprio destino, libere di decidere se avere figli e quando. Perché il lavoro non può essere d’ostacolo alla maternità e le donne sono sempre riuscite a conciliare le due attività nonostante le cattive maestre come la Donazzan “.