EGO International: Vicenza è la capitale dell’export del Nordest

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Ego International: Vicenza è la capitale dell'export nel nordest
Ego International: Vicenza è la capitale dell'export nel nordest

Secondo l’Istat il terzo trimestre dell’anno ha fatto registrare una forte ripresa dell’export nazionale, a cui contribuisce in maniera particolare il Nord Est. Leggendo le recensioni, sono soprattutto pesca, agricoltura e prodotti farmaceutici i settori che sembrano avere più successo all’estero, con performance che mettono sul podio delle regioni proprio il Veneto. Sono questi risultati che portano esperti e osservatori a esprimere opinioni positive nei confronti dell’export e dell’internazionalizzazione come strategie per tornare a crescere. Una delle voci più interessanti è quella di EGO International, compagnia specializzata in questo settore (questo il sito ufficiale), che offre recensioni e notizie sul mondo dell’internazionalizzazione.

EGO International conferma come la situazione economica sia complessa e in continua evoluzione. Un clima che, naturalmente, ha ripercussioni sull’intero mercato globale. Stando alle opinioni degli osservatori, il fenomeno, in Italia, interessa quasi tutte le regioni. Come si spiegano dunque i buoni risultati del Veneto? Per farlo basta guardare quali sono le categorie merceologiche più richieste fuori dai confini nazionali, per capire i motivi di questo exploit: i prodotti farmaceutici e chimico-medicinali sono schizzati del 144% rispetto allo scorso anno; pesca e agricoltura sono gli altri settori a far registrare gli unici segni positivi nelle esportazioni. Analizzando più in profondità il tessuto produttivo e geografico regionale, le opinioni e le recensioni degli esperti indicano la provincia di Vicenza tra i poli trainanti, tanto da essere incoronata regina dell’export del Nordest. Durante il recente forum ANSA Incontra, organizzato con Confindustria Vicenza, sono stati illustrati i risultati delle esportazioni che hanno portato ad un valore di 7,8 miliardi di euro nei primi sei mesi dell’anno, collocandola seconda esportatrice, dietro solo a Milano.

Già qualche anno fa, Vicenza fu tra le province che meglio riuscì a far fronte alla crisi finanziaria, un grande risultato che va attribuito alla grande capacità imprenditoriale delle aziende del territorio. L’export ha creato quindi un valore aggiunto, divenendo per le recensioni del settore una delle leve di primaria importanza per il sostegno e la ripresa. La vicepresidenza di Confindustria Vicenza, sottolinea, sempre durante l’incontro citato, che sono 280 le tipologie di prodotti esportati. Per capirci, la Cina ne esporta 140. Questi numeri quindi colpiscono in quanto dimostrano quanto le aziende vicentine siano orientate ai mercati globali. Anche in un articolo del blog di EGOInternational dedicato all’esportazione dei prodotti italiani, si affermava che l’export sarebbe stata una carta vincente pure in quest’anno complicato.

L’incognita della Brexit

Sicuramente, in questo scenario, la Brexit fa parlare di sé. L’uscita del Regno Unito dal club europeo è da tempo infatti al centro di diversi approfondimenti di EGO International. La Gran Bretagna rappresenta uno dei principali mercati di destinazione della provincia di Vicenza, con un valore di circa 1 miliardo l’anno. Le perplessità per un no-deal associato per di più alla situazione mondiale, sono tante. Le recensioni dimostrano come il Veneto sia una regione economicamente molto legata al mercato inglese. I settori con maggiori vendite sono quello dei macchinari, delle bevande, in particolare dei vini, dell’abbigliamento e degli occhiali. Per questo è fondamentale creare un periodo di transizione che istituisca un’area di libero scambio e delle regole armonizzate dei commerci. Proprio per il ruolo che esercita la Gran Bretagna sui mercati, sempre Confindustria Vicenza ha lanciato delle importanti iniziative e webinar per aiutare e preparare le aziende a gestire questa delicata fase. Sulla stessa linea EGO International afferma infatti che aprirsi ai mercati internazionali consiste in una scelta volta alla crescita, non solo per volume di vendite e fatturato, ma anche di competitività e competenze.