In occasione dell’Eirenefest, il Festival del libro per la pace e la nonviolenza, che si terrà dal 26 al 28 maggio, l’Osservatorio contro la militarizzazione delle scuole sarà a Roma presso la Biblioteca Tullio De Mauro a partire dalla 10.00 di venerdì 26 per presentare gli ultimi due volumi pubblicati a cura del CESP (Centro Studi per la Scuola Pubblica), La scuola laboratorio di pace, vol.1 Storia, geopolitica e didattica di pace, Aracne, Roma 2023 e La scuola laboratorio di pace, vol.2 Militarismi e narrazioni belliciste, Aracne, Roma 2023.
Saranno presenti per la Tavola rotonda presso la Biblioteca alcuni degli autori dei volumi, che dialogheranno con le istituzioni, in particolare con Paola Rossi e Paola Ilari, Assessore Scuola dei Municipi 2 e 3 del Comune di Roma, mentre la conduzione sarà affidata ad Annabella Coiro del Centro di Nonviolenza.
L’introduzione ai lavori della Tavola rotonda sarà affidata ad Antonino De Cristofaro (Cobas Scuola Catania, docente di Filosofia e Storia), autore del testo Educare alla pace, contenuto nel vol.1 de La scuola laboratorio di pace, il quale chiarirà ai/alle convenuti/e l’impegno antimilitarista e pacifista che il CESP (Centro Studi per la Scuola Pubblica) ha portato avanti finora e che si è concretizzato con la nascita dell’Osservatorio contro la militarizzazione delle scuole e la pubblicazione dei due volumi de La Scuola laboratorio di pace.
Seguirà l’intervento di Antonio Mazzeo (giornalista e Peaceresearcher impegnato nei temi della pace e della lotta ad ogni tipo di mafia), autore di due testi contenuti nel secondo volume de La scuola laboratorio di pace, dal titolo Scuola e Ricerca: la retorica della pace e la presenza dei militari e Scuole armate. Fabbriche di morte e basi NATO per gli studenti di mezza Italia, il quale si soffermerà sul gravissimo rapporto esistente tra scuole superiori e PCTO con tutte le diramazioni in cui è coinvolta Leonardo Spa, una delle più potenti industrie al mondo nella produzione di armi da guerra, azienda a compartecipazione statale.
A Lorenzo Perrona (Cobas Scuola Siracusa, PhD e docente di Italiano e Storia), autore della Prefazione al vol.2 de La scuola laboratorio di pace, è affidata la presentazione di un laboratorio condotto nella sua scuola superiore con studenti e studentesse, mentre Rosa Siciliano (direttrice editoriale «Mosaico di Pace», rivista promossa dal Movimento Pax Christi), autrice del contributo dal titolo Disarmiamoci. Riarmo, narrazione della guerra e importanza dell’educazione alla pace, si soffermerà sulla necessità quotidiana di “disarmare il linguaggio” per costruire concretamente un lessico fatto esclusivamente di “parole di pace”.
Per concludere la parte dedicata alle relazioni, Michele Lucivero (giornalista www.vipiu.it, CESP Molfetta, docente di Filosofia e Storia), autore di un contributo, contenuto nel vol. 1 de La scuola laboratorio di pace, dal titolo Fuori dal sistema guerra. La via didattica alla nonviolenza: docenti come “pacefondai”, esporrà alcune piste disciplinari e disposizionali per educare alla pace con Immanuel Kant e le pietre miliari del pensiero e della comunicazione nonviolenta.
Prima di lasciare la parola al pubblico, tuttavia, l’occasione della presentazione dei due libri del CESP sarà proficua anche per coinvolgere le istituzioni nel dibattito. La presenza delle Assessore dei Municipi 2 e 3 di Roma, Paola Rossi e Paola Ilari, risulta interessante per comprendere come esse possano contribuire alla protesta nonviolenta che parte dall’Osservatorio contro la militarizzazione delle scuole e viene raccolta da tutte le manifestazioni dell’Eirenefest, in relazione alla militarizzazione dell’intera società civile, di cui la scuola è l’avamposto più importante.
La chiusura dei lavori, affidata sempre ad Annabella Coiro, sarà l’occasione per menzionare anche gli altri interessanti contributi dei due libri, tra cui:
- Ucraina, passato e presente di una terra di confine del prof. Angelo d’Orsi (Docente di Storia delle dottrine politiche all’Università di Torino);
- Dopo la caduta del Muro: nuovi equilibri internazionali, di Manlio Dinucci (giornalista e geografo);
- Scuola pubblica, Costituzione e ripudio della guerra di Gaetano Bucci (docente di Diritto pubblico e di Diritto costituzionale presso l’Università degli Studi del Salento);
- Alle origini della crisi ucraina e della guerra in corso di Andrea Catone (dottore di ricerca in Filosofia, ha insegnato Italiano, Storia e Filosofia);
- Riflessioni sul testo di Immanuel Kant, Per la pace perpetua di Salvatore Distefano (docente di Filosofia e Storia in pensione);
- A 60 anni dalla “Pacem in Terris”: quale pedagogia per la pace di mons. Giovanni Ricchiuti (vescovo di Altamura-Gravina-Acquaviva delle Fonti e presidente nazionale di Pax Christi) e don Matteo Losapio (laureato in Filosofia e in Teologia, redattore per la rivista «Logoi.ph» e di «Cercasi un fine»);
- La pace: unica alternativa di padre Alex Zanotelli (missionario comboniano in Sudan e in Kenia, direttore di “Nigrizia” e ispiratore di più movimenti di pace italiani);
- Proposte per una didattica per la pace di Andrea Iomini (laureato in Filosofia, docente da 23 anni);
- La scuola laboratorio di pace nei lavori preparatori della Costituzione repubblicana di Maurizia Pierri (ssa aggregata di Diritto costituzionale comparato italiano ed europeo presso l’Università del Salento);
- L’informazione e la comunicazione in tempo di guerra di Umberto De Giovannangeli (già inviato speciale de «l’Unità», scrive per «Il Riformista»);
- Crisi ucraina: solo la mobilitazione popolare può fermare la guerra di Andrea Vento (docente di Geografia economica e collaboratore di Codicerosso.net, contropiano.org e il Magazine “Scienza e Pace” del Centro Interdisciplinare di Scienze per la Pace dell’Università di Pisa);
- Guerra e diritto internazionale. Evoluzione del ruolo della NATO di Ugo Giannangeli (avvocato penalista, ha contribuito alla nascita del movimento “No M346 ad Israele” e del “Forum contro la guerra” di Venegono);
- Guerra sul campo, guerra finanziaria e conflitti senza fine di Silvano Cacciari (ricercatore presso il PIN Polo universitario di Prato, Università degli studi di Firenze);
- Il Golfo ai poeti. No Basi Blu di William Domenichini (graphic designer, impegnato con l’ANPI, fa parte della redazione della rivista online «Informazione Sostenibile»);
- Demilitarizzare il territorio e promuovere una cultura di pace nell’esperienza del Movimento no base né a Coltano né altrove di Fausto Pascali (docente, impegnato sui temi della pace e del disarmo, della difesa e della riappropriazione dei Beni Comuni);
- Appunti sull’occupazione militare in Sardegna: origi-ne e sviluppi recenti di Massimo Coraddu (fisico, consulente del comune di Niscemi nella controversia che lo oppone all’installazione del sistema di telecomunicazioni satellitari militari “MUOS” della Marina militare degli Stati Uniti).
Non ci resta, dunque, che invitarvi a tutte la attività dell’Eirenefest e, in particolare, alla presentazione dei due volumi de La Scuola laboratorio di pace a cura del CESP e dell’Osservatorio contro la militarizzazione delle scuole.