Il Coordinamento Nazionale Docenti della disciplina dei Diritti Umani, in occasione delle elezioni amministrative 2021, 3 e 4 ottobre, durante le quali molti cittadini sono chiamati ai seggi elettorali in 1.192 comuni (tra cui città molto popolose: Napoli; Milano; Torino; Roma; Bologna), per il consiglio della Regione Calabria e le suppletive in Parlamento (due collegi della Camera, a Siena e Roma-Primavalle), intende evidenziare l’importanza del momento politico attuale, sottolineando l’importanza dell’esercizio del proprio diritto di voto – come ricorda nella nota che pubblichiamo il prof. Romano Pesavento, presidente CNDDU (qui altre note del CNDDU su ViPiu.it, ndr) -.
Come scrive Carlo Sorrentino, professore ordinario di Sociologia dei processi culturali e comunicativi presso l’Università di Firenze, nel suo libro “Geometrie variabili. Luoghi, forme e strategie di comunicazione politica” “la partecipazione viene usualmente intesa come consapevolezza ed interesse individuale alla costruzione della sfera pubblica”. La disaffezione politica, lo scetticismo, il degrado morale che stanno imperversando e influenzando pesantemente le coscienze, soprattutto dei più giovani, devono essere fugate dall’esercizio del dialogo, del confronto e della ricerca, al fine di riappropriarsi della conquista più esaltante e “trascurata”, nelle ultime votazioni, del nostro Novecento: la facoltà di esprimere le proprie preferenze politiche in modo libero e democratico estesa a tutti gli esseri umani indipendentemente dall’appartenenza sociale, dal sesso o da altro.
I diciottenni di oggi che si apprestano a votare devono vivere tale strumento, le elezioni, con grande consapevolezza e gratitudine; con medesima disposizione interiore dovrebbero accostarsi alle urne i loro padri o nonni. Non è retorica dire che, considerando il clima di incertezza e inquietudine anche internazionale in atto, ciascuno dovrebbe valutare con fermezza, senza altri condizionamenti o secondi fini, quanto reputa più adatto per il proprio Paese. Il cambiamento può avvenire se gli elettori, numerosi, sapranno esprimere la propria voglia di futuro e di rinascita; buoni sindaci e governatori costituiscano propellente per un rilancio che deve avvenire in primo luogo nelle piccole e medie realtà territoriali, per poi consolidarsi in una più efficace ripresa economica nazionale.
Auspichiamo soprattutto fortemente che i futuri amministratori sappiano considerare l’istruzione pubblica come un settore da attenzionare particolarmente durante il loro mandato e che sappiano ascoltare con attenzione proposte, sollecitazioni e progetti dei loro cittadini.
“Sono elettori tutti i cittadini, uomini e donne, che hanno raggiunto la maggiore età. Il voto è personale ed eguale, libero e segreto. Il suo esercizio è dovere civico.” (Art. 48 Cost. c.1, c.2, c.4)
prof. Romano Pesavento
Presidente CNDDU