Elena Donazzan si compiace del suo risultato elettorale alle Europee appena arcihivate e si auto-candida per la guida della Regione Veneto. Ieri, una volta cristallizzatosi il dato lusinghiero, 63.251 voti nella circoscrizione Nordest, più votata in Italia (dopo “Giorgia”), che la manda a Bruxelles da eurodeputata, ha rilasciato delle dichiarazioni, riprese da molti organi di informazione.
“Il Veneto non lo posso lasciare, ce l’ho nel cuore. Fare il presidente della Regione è sempre il mio sogno e quello resta, certamente il 37% che FdI ha registrato in Veneto, con il più alto scarto in positivo, fa ben dire che nel caso in cui Zaia non potesse più fare il presidente, FdI potrebbe non rivendicare ma proporre una candidatura alla presidenza. Non nascondo che tra i nomi, io metto sempre la mia disponibilità, al servizio dei veneti e del partito”.
A corollario di quanto affermato dalla sua assessora all’Istruzione, l’attuale inquilino di Palazzo Balbi ha precisato: “All’assessore ho fatto le mie congratulazioni, quanto a cosa accadrà fra un anno e mezzo o due, manca un’era geologica”, come riportato, tra gli altri, da Il Corriere del Veneto.
Sarà la Donazzan? O qualcun altro il candidato meloniano quando si andrà alle rune? Si vedrà. Intanto – come riportato ieri anche da queste pagine – il coordinatore veneto di Fratelli d’Italia, Luca De Carlo, ha “rivendicato” la guida della Regione, forte dei dati del partito nella regione. Fratelli d’Italia era già primo partito in regione dalle elezioni politiche del 2022 e quelle europee hanno segnato il consolidamento della posizione e un ulteriore passo in avanti (37,58 %).
“I risultati delle urne delle elezioni europee parlano chiaro – ha esordito De Carlo -: i veneti hanno fatto una scelta precisa, premiando ancora una volta Fratelli d’Italia e confermandolo primo partito in regione, facendo crescere i consensi in maniera ancora più netta dei dati nazionali”, per po aggiungere: “Ci siamo confermati come partito guida in Veneto, il segnale dato dai nostri concittadini è stato chiaro e continueremo a lavorare con la serietà e la lealtà che ci contraddistinguono. Partiamo da qui per costruire il futuro del centrodestra. Avanti senza paura verso le prossime sfide”, ha concluso De Carlo in un chiaro riferimento proprio alle elezioni regionali del 2025.
Bisognerà individuare un nome per la candidatura. Elena Donazzan? Forse, lei – come detto – si è comunque candidata. Ne circolano altri, tra i meloniani, compreso quello di Sergio Berlato, eletto per la quinta volta al parlamento europeo (leggi qui), ma stando alla “conta” dei voti non dovrebbe avere grosse chance. Semmai, va tenuta in consderazione “l’antipatia” verso Donazzan del bacino di voti di Berlato.