“Complimenti al nuovo Presidente di Regione Donatella Tesei per una affermazione storica. Il risultato convalida l’avviso di sgombero per il Governo giallo-rosso. Il prossimo passo sarà il crollo del muro rosso in Emilia, e poi sarà rimozione coatta. Non siamo noi a chiederlo, ma i cittadini stessi“.
Con queste parole la capogruppo di Lista Zaia Presidente, Silvia Rizzotto, commenta il risultato delle elezioni elettorali in Umbria, che hanno decretato una schiacciante vittoria per la candidata del centro-destra (ma in quota Lega), Donatella Tesei.
“Ci sono due segnali evidenti e concatenati: il primo è il record di affluenza, con un aumento significativo rispetto a cinque anni fa.
E il 40% della Lega, che ha portato al trionfo al centrodestra, una sol voce per liberarsi dalla morsa soffocante della vecchia amministrazione. È lo stesso risultato delle elezioni politiche prima, poi di quelle europee, riproposto in chiave regionale. La gente non voleva prima e non vuole oggi il PD al governo e soprattutto anche i 5 Stelle stanno perdendo tutti i loro elettori per strada.”
Rizzotto rincara la dose in chiusura: “Ieri e’ toccato all’Umbria, domani toccherà all’Emilia-Romagna capitolare. Se non vogliono mollare il palazzo, vorrà dire che, vittoria dopo vittoria, lo stringeremo d’assedio”
“La storica e schiacciante vittoria in Umbria, che è prima di tutto l’ennesima grande vittoria del nostro leader Matteo Salvini, è l’inizio della valanga elettorale che nelle prossime settimane, con il voto nelle varie elezioni Regionali, spazzerà via il Governo abusivo PD – 5 Stelle. I compagni di merendine Conte, Di Maio e Zingaretti preparino le valige: possono inventarsi tutti gli intrighi di palazzo che vogliono, ma il popolo italiano li caccerà a suon di batoste elettorali come dimostra la straordinaria lezione di democrazia che arriva dall’Umbria”. Lo dichiara l’europarlamentare della Lega Mara Bizzotto.
“Il voto umbro dà respiro e suffraga un quadro politico da noi annunciato da mesi” commenta in una nota il Consigliere regionale di Fratelli d’Italia Sergio Berlato che aggiunge: “Con un risultato del 10,4%, Fratelli d’Italia raggiunge un successo storico in Umbria, andando a sottolineare come la coerenza dimostrata in questi anni sia un valore riconosciuto dall’elettorato italiano. Se da un lato noi veniamo premiati, il Governo rosso giallo paga lo scotto dei suoi inciuci di palazzo e del suo attaccamento alla poltrona, dimostrando che le innaturali alleanze e l’arroccamento nelle stanze del potere sono travolte dalla volontà popolare”.
“L’esperimento del Movimento 5 Stelle e del Partito Democratico è fallito – prosegue il Coordinatore regionale di Fratelli d’Italia per il Veneto, Berlato – e il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte dovrebbe trarre le sue conclusioni, rassegnando le sue dimissioni. Il risultato ottenuto in Umbria da Fratelli d’Italia certifica il diffuso sentimento degli italiani nel voler vedere al governo le forze del centrodestra unite per dare voce alle esigenze di un paese schiacciato dalla pressione fiscale e dall’immobilismo economico”.
“Confermeremo e supereremo questo risultato – conclude Berlato – anche in occasione delle elezioni regionali per il rinnovo del Consiglio regionale del Veneto vincendo la scommessa fatta con il nostro Presidente Giorgia Meloni”.
“Quello raggiunto in Umbria è un risultato storico, l’ennesima conferma che il buongoverno di un territorio ripaga sempre. E soprattutto che i cittadini hanno capito che la Lega è il partito della buona amministrazione, e non degli estremisti come la propaganda di sinistra si sforza di dipingerlo, ormai inutilmente”. Nicola Finco, Capogruppo in Consiglio regionale del Veneto della Lega, commenta così le elezioni regionali in Umbria dove la candidata della coalizione di Centrodestra ha superato il 57% delle preferenze e la sola Lega ha sfiorato il 37%.
“L’esito del voto, se mai ce ne fosse stato bisogno, non fa altro che ribadire che la Lega propone buoni amministratori locali – continua Finco – l’ennesima conferma degli ottimi risultati raggiunti da quelle Regioni, come il Veneto, dove la Lega ormai governa da anni e che sono punto di riferimento per il resto d’Italia. Basti pensare all’ultima griglia Lea, elaborata dal ministero della Salute in base a indicatori raccolti nelle categorie Ospedale, Distretto e Prevenzione, che vede la nostra Regione in testa alla classifica per l’erogazione dei Livelli essenziali di assistenza. Un dato di fatto che ormai anche i cittadini di quelle che erano definite “roccaforti rosse” ormai non possono più sottovalutare”. “Congratulazioni quindi al nuovo governatore umbro Donatella Tesei – conclude Finco – e a tutto il suo gruppo: a loro auguriamo buon lavoro e ribadiamo la nostra massima disponibilità a collaborare nell’interesse dei cittadini”.
“A seguito del risultato elettorale in Umbria, nessun commento. Siamo Consiglieri regionali e sappiamo che ogni territorio può richiedere o suggerire soluzioni diverse. Rispetto alla questione politica e alle prospettive in Veneto, ribadiamo quanto già emerso nel corso dell’assemblea regionale tenutasi a Mestre sabato scorso: in vista del prossimo voto regionale, non è in campo alcuna ipotesi di alleanze elettorali con alcun partito”. Così in una nota i Consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle che aggiungono: “È invece già da tempo avviato un dialogo costruttivo con gruppi, liste civiche, movimenti sul territorio le cui istanze convergano sui principi e programmi del Movimento 5 Stelle. Si tratta di un confronto sui temi e non su liste o poltrone”.
Sono due i messaggi che arrivano dalle elezioni umbre. Il primo è che quando si andrà a votare a livello nazionale, oltre che a livello regionale, quasi sicuramente la vittoria sarà del centro-destra. Il secondo, conseguente, è che il centro-sinistra si deve preparare a fare un’opposizione forte e costruttiva.
Per far ciò è necessario organizzare immediatamente, costituire una coalizione forte e strutturata.
Il centro-sinistra, viste le dichiarazioni di oggi di Di Maio, difficilmente potrà far conto sui 5 Stelle. 5stelle,probabilmente, a meno che non avvenga un repentino cambio di leadership e di politica, destinati a chiudere la loro esperienza politica in tempi non troppo lunghi.
Si impone a questo punto una seria riflessione. Il centrosinistra deve raccogliere il monito giunto dall’Umbria: non basta la costruzione di un’alternativa di governo se ad essa non si accompagna un’idea di Paese da governare e da riconnettere con i bisogni e le speranze dei cittadini.
Il PSI del Veneto auspica che finalmente si aprano tavoli di coalizione per avviare celermente il percorso per le elezioni regionali.
Luca Fantò
Segr. Reg. PSI del Veneto
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