Elezioni politiche, Potere al popolo: “è stato deciso che la nostra campagna duri solo 15 giorni a differenza degli altri partiti e movimenti”

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Siamo alle solite, in questo paese dove ormai vige incontrastata la legge del “due pesi e due misure” uno per chi ha già ed uno per chi ha bisogno; questa volta tocca alla campagna elettorale: due pesi e due misure: chi pur non essendo presente in Parlamento e rappresentando altro che se stessa si infila in qualche coalizione, o nuovi partiti o liste formati da parlamentari uscenti che per volontà suprema non necessitano di raccogliere firme dei cittadini per potersi presentare alle elezioni, chi invece, come POTERE AL POPOLO!, è stato costretto a fare corse infinite, nottate insonni, giornate in piazza al freddo per ottemperare la legge elettorale che detta limiti, divieti, obblighi ecc., per potere in 10 giorni consegnare le firme necessarie alla Corte d’Appello di Venezia il 27 gennaio e guai a sforare quella data, pena l’esclusione.

Da quel giorno tutto si è fermato, i tempi si sono dilatati e noi, POTERE AL POPOLO!, lista nata dal basso e dentro i movimenti sociali stiamo ancora aspettando di potere diventare visibili, di avere accesso a tutte le forme di propaganda elettorale che la legge stabilisce: una di queste è l’affissione di manifesti negli opportuni spazi predisposti dai comuni. La campagna elettorale ufficiale è iniziata il 4 febbraio, ma noi stiamo ancora aspettando che i comuni ci informino in modo adeguato (molto semplicemente mettendo bene in chiaro nei loro siti le informazioni necessarie) e siamo costretti a fare decine di telefonate con dispendio di ore e spesso con risultati negativi perché manca, o viene di fatto a mancare, un coordinamento adeguato; ma non solo manca l’informazione, mancano anche gli appositi spazi materiali, quelle postazioni metalliche che voi cittadini vedete comparire per la strada. La legge dice chiaramente cosa debbano fare le amministrazioni, ma esse o non sono state in grado di gestire la mole di lavoro o, peggio a volte, non hanno voluto predisporre il necessario; abbiamo a volte ricevuto risposte arroganti alla nostra legittima richiesta.
E POTERE AL POPOLO! attende, a 15 giorni dalla fine della campagna elettorale, di potere affiggere i propri manifesti, pagati con l’autofinanziamento dei militanti, (Eh già, noi non abbiamo sponsor o TV che aiutano) e che rischiano di essere buttati via per impossibilità di affiggerli.
E’ questa l’Italia di Renzi, Berlusconi e Salvini, del PD della Lega e di FI. Lor signori non hanno certamente bisogno dei manifesti affissi negli spazi comunali per essere visibili, essi sono in TV tutti i giorni, per ore ed ore al giorno mentre i rappresentanti di POTERE AL POPOLO! si sono sinora visti per qualche minuto, nascosti in fretta dai conduttori, mai intervistati dai telegiornalisti, cancellati anche dalle voci dei sondaggi.
E chiaro che POTERE AL POPOLO!, fronte antiliberista ed anticapitalista, dà fastidio, il nostro linguaggio è molto semplice, è il linguaggio delle lotte e dei bisogni, facilmente riconoscibile da chi quelle lotte fa e quei bisogni esprime, e quindi potenzialmente sovversivo: e allora parte da subito la campagna di boicottaggio, e se non possono coprirci di fango perché noi siamo puliti allora ci fanno diventare dei fantasmi.
Ma POTERE AL POPOLO! esiste ed il 5 marzo ne vedremo delle belle.

POTERE AL POPOLO!