“Bene, cura del prossimo, valorizzazione dei giovani e della famiglia”. Sono le quattro parole più ricorrenti nel discorso con cui Cristina Guarda ha deciso di candidarsi alla riconferma in Consiglio Regionale, dopo che cinque anni fa la rappresentante del mondo civico era stata la più giovane degli eletti nella lista “Alessandra Moretti Presidente – Per il Veneto”. Nel frattempo, due anni fa, ha fondato il gruppo Civica per il Veneto, che oggi sostiene la candidatura di Daniela Sbrollini con il partito dell’ex Pd Matteo Renzi, Italia Viva. E la candidatura di Cristina Guarda, cattolica, imprenditrice agricola nata e cresciuta a Lonigo (Vicenza), questa volta è nel partito dei Verdi Europei, formazione politica che con la candidatura della Consigliera Regionale ritorna ad essere rappresentata a Palazzo Ferro-Fini dopo oltre dieci anni di assenza di un verde tra gli scranni.
“Siamo di fronte ad una sfida straordinaria: il termine di un lungo negoziato che porterà anche in Veneto diversi miliardi di nuovi fondi europei – commenta in un comunicato Cristina Guarda – Questo tempo obbliga i politici a ripensare totalmente come salvaguardare i nostri posti di lavoro, le nostre imprese, la qualità della nostra vita e della nostra salute! Questi 5 anni, dallo scandalo PFAS all’acqua alta a Venezia e infine il dramma del Covid mi hanno confermato come la nostra vita dipenda direttamente dalla salute del territorio in cui viviamo.
E’ il motivo per cui aderisco ad Europa Verde”.
“Occuparsi di ambiente significa lavorare realmente per la tutela della salute delle famiglie e del loro diritto a guardare con speranza al futuro in Veneto, senza accontentarsi. E farlo in modo pragmatico, è per me prioritario: l’ho fatto in questi 5 anni, producendo proposte ogni qual volta ho rilevato un problema o una mancanza, lo farò di qui in avanti con un partito che ha dimostrato, a livello europeo, di sapersi trasformare in un progetto politico concreto, senza fermarsi alla dichiarazione di intenti. Non posso accontentarmi di denunciare. Non posso proporre soluzioni per i veneti e vederle affondare insieme a tutti i buoni propositi, a causa della pigrizia o di diverse priorità politiche, alle volte abitudinarie o clientelari. Far parte di Europa Verde significa a cascata lavorare degnamente per la tutela della salute e dei suoi servizi, delle famiglie e del loro diritto a guardare con speranza al futuro”.
“Per questo voglio far parte di questo processo politico con il mio stile, quello che riesce a tradurre gli ideali in proposte concrete, perché non dobbiamo creare paure ma scacciarle, creando le basi per il nostro futuro. Per questo il mio e nostro impegno sarà basato su 3 priorità: – L’Ambiente mi fa crescere: perché la nostra salute e le nostre imprese avranno lunga vita solo se il territorio che li ospita non diverrà ostile a causa degli effetti nefasti dei cambiamenti climatici – Famiglia al centro: al centro il tema della giustizia sociale, per le persone con disabilità o malattie rare, per i genitori che affrontano il delicato compito educativo. – Giovani e realizzàti: già nel 2017 la stessa Regione rilevava il disagio economico e lavorativo delle nuove generazioni, in difficoltà a gestire anche solo una spesa straordinaria. È ora di agire – conclude Cristina Guarda – con progetti per l’autonomia del giovane: questo l’obiettivo più innovativo”.
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