«La mia campagna sarà tutta e solo per la ripartenza del Veneto e dei veneti, lascio le polemiche e le diffamazioni alla cosiddetta sinistra che così facendo finisce con l’aiutare Zaia». Così la candidata presidente del Veneto di Italia Viva Daniela Sbrollini chiude in una nota la polemica lanciata dal centrosinistra sulla conferenza stampa di sabato.
«Abbiamo visto nella pratica già in questo inizio di campagna elettorale tutte le ragioni per cui la mia candidatura è la vera alternativa a due forze come Lega e cosiddetta sinistra che non sono in grado di aiutare i Veneti a vincere la crisi portata dalla pandemia perché sono uguali tra loro e garantiscono che tutto rimanga com’è». Daniela Sbrollini è candidata Presidente del Veneto per Italia Viva, PSI e liste civiche, e ribadisce con forza di essere un candidato del territorio e per il territorio e di avere in mente solo idee, progetti e soluzioni per i veneti e non odiose baruffe politiche di cui alla gente non importa nulla.
«Per me da ora in poi, come ho fatto sin dal lancio della campagna elettorale la settimana scorsa, si parla solo di come aiutare i Veneti a ripartire. Invece la cosiddetta sinistra ha preferito armare una polemica contro di me su una parola sbagliata di Orietta Salemi, per la quale peraltro ha anche chiesto scusa senza che la sinistra facesse altrettanto sulle accuse verso di me. Chi ha messo in moto questo tentativo di linciaggio nei miei riguardi, con metodi
tipici della peggiore macchina del fango (grazie alle dichiarazioni del segretario PD regionale e della lista del candidato presidente della sinistra) ha fatto solo piacere ad una persona. E quella persona è il Presidente del Veneto in carica, che grazie a loro potrà solo crescere
ulteriormente nei sondaggi che già ieri sul Sole 24 ore lo facevano sorridere. Noi, per i prossimi mesi e anni, ci occuperemo solo di soluzioni ai problemi dei veneti da risolvere da 25 anni e aggravati da questa crisi».
«Cosa che interessa poco sia al candidato della sinistra che a quello della Lega visto che per esempio da più di una settimana non aderiscono ad una mia proposta operativa per tutelare concretamente e non con slogan i bambini a settembre. Non a caso siamo diversi – conclude la Sbrollini -. Ed è su questa diversità che voglio fondare la mia campagna».
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