Elezioni Usa, economia pesa sul voto. Volano i bitcoin, è effetto Trump

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(Adnkronos) – Mentre è ancora in corso lo spoglio delle elezioni presidenziali americane 2024, che al momento vede in vantaggio Trump sulla sfidante Harris, arriva l'exit poll di Abcnews a spiegare uno dei motivi dell'andamento del voto. Secondo l'emittente, infatti, il 45% degli americani che hanno votato ha espresso scontento per la propria situazione economica, affermando che è peggiorata con l'attuale amministrazione democratica. Per Abcnews si tratta di una delle percentuali più alte di scontento per l'economia registrato nelle recenti elezioni, più alto del 42% registrato nel 2008 quando si è votato nel mezzo della "Great Recession".  Il 72% degli elettori si è detto inoltre non soddisfatto, se non addirittura arrabbiato, per la direzione in cui sta andando il Paese, mentre appena il 26% si è detto soddisfatto o entusiasta. Allo stesso tempo il poll, registra un 73% di elettori che ritengono che la democrazia sia minacciata. Il Bitcoin vola intanto sotto la spinta dei risultati che arrivano dagli Stati Uniti. La regina delle criptovalute che ha superato la soglia dei 75 mila dollari spinta dalla prospettiva di un allentamento normativo in caso di vittoria di Donald Trump attualmente si attesta a 74.479 dollari, in progressione del 9% nelle ultime 24 ore. Dopo aver superato l'ultimo massimo storico di marzo a 73.797,98 dollari, il Bitcoin è salito a 75.005 dollari alle 03.08 Gmt circa. Successivamente è sceso rimanendo decisamente sopra i 74 mila dollari. Durante la campagna elettorale, l'ex presidente si è impegnato a rendere gli Stati Uniti "la capitale mondiale del bitcoin e delle criptovalute", con un quadro normativo estremamente favorevole, in contrasto con l'amministrazione Biden, che era favorevole ad una rigida regolamentazione del settore. "Il prezzo del bitcoin segue da vicino la posizione di Trump nei sondaggi, perché per gli investitori una vittoria repubblicana porterebbe ad un aumento della domanda per la valuta digitale", ha osservato Russ Mold, analista di Aj Bell prima delle elezioni. Presentandosi come il paladino delle criptovalute, il tycoon prende la posizione opposta al governo Biden, considerato favorevole a una regolamentazione severa del settore, anche se la democratica Kamala Harris ha cercato di dare promesse per rassicurare i detentori di criptovalute. "Il ritorno al potere di Trump porrebbe probabilmente l’accento sulla deregolamentazione, sugli incentivi fiscali e sulle politiche economiche favorevoli agli investimenti alternativi, come il bitcoin", stima Nigel Green, di deVere. L'analista rileva inoltre che il precedente mandato repubblicano "è stato caratterizzato da significativi tagli alle imposte sulle società, che hanno iniettato ulteriore liquidità nei mercati, promuovendo così gli investimenti in asset ad alta crescita". "La sua amministrazione potrebbe invertire alcune misure di inasprimento normativo dell'era Biden e creare iniziative come uno stock nazionale strategico di bitcoin", promuovendo investimenti e innovazione, aggiunge John Plassard, analista di Mirabaud. A dimostrazione del suo entusiasmo, Donald Trump ha annunciato in pompa magna la creazione di una propria piattaforma dedicata alle valute digitali: chiamata World Liberty Financial, quest'ultima è stata lanciata in ottobre senza troppi clamori. Offre servizi basati sulla cosiddetta finanza decentralizzata, un meccanismo che consente di non passare più attraverso un intermediario come una banca per le transazioni.  —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)