Ci scrive Elisabetta Gatto, una delle più combattive e polemiche (anche con chi scrive) “testimonial” della lotta per i risparmiatori azzerati, ruolo certamente non scelto ma che ricopre da anni, spesso pubblicamente anche in tv nazionali, come “figlia di Bruna Bergamin truffata BpVi“, la sigla che segue sempre la sua firma: «Buongiorno direttore Giovanni Coviello, finalmente si parla dei fondi della Regione Veneto stanziati per aiutare i truffati con reddito basso per le spese giudiziarie, tramite le Associazioni».
Così inizia la lettera sul tema da noi affrontato dei contributi che la regione ha per ora erogato a solo otto associazioni e su cui l’assessore Manuela Lanzarin ancora non fa completa chiarezza (cfr. la per ora ultima puntata «Lanzarin “ringrazia” VicenzaPiù correggendosi… in parte. Ma non svela importi e criteri dei contributi a 8 associazioni e… loro legali», .
«Volevo ricordarle – prosegue la tanto attraente quanto “guerriera” Elisabetta Gatto – che, oltre al milione e centomila euro di cui parla Lanzarin per le associazioni, c’è un altro milione stanziato dalla Regione su proposta indicata nella sua relazione finale dalla prima Commissione d’inchiesta regionale per fare Educazione Finanziaria nelle scuole. Se finora i miei figli, però, non hanno visto nulla a tal proposito, questo rimane uno spreco di denaro pubblico a mio avviso».
Lo ricordiamo il progetto, cara Elisabetta, e l’importo, in effetti ad oggi non speso, è così composto: 700 mila euro per le università venete che dovranno formare i formatori, 50 mila per il lavoro di coordinamento affidato allo Iuav e 250 mila per l’Ufficio scolastico regionale e le scuole del Veneto.
Indignata per questo finanziamento, per noi utile se sarà ben speso ma per lei un semplice diversivo, Elisabetta Gatto espresse il suo dissenso tramite un’altra lettera in data marzo 2018 in cui scriveva: «Saranno contenti i miei figli quando a scuola sentiranno che la loro nonna di 84 anni ha perso i suoi 50.000 euro e non può più pagarsi la casa di riposo perché era un’ignorante in materia economica finanziaria. A far fallire le Banche e rubare 11 miliardi ai risparmiatori non sono stati a i Banchieri, i Bancari, i Bocconiani, tutti pieni di lauree, di titoli, di onorificenze, tutti esperti in economia e finanza ma privi di ogni moralità ed etica, le istituzioni che non hanno o non hanno voluto controllare e scoprire i bilanci falsi, le baciate, i prestiti milionari agli amici senza garanzie, insomma il marcio, no?»