Emergenza casa a Vicenza, Mauro Marchi (Sunia): “Americani, turismo, università e inflazione la rendono drammatica”

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«Il tutto esaurito di Albergo cittadino e ricovero di via Giordano è solo la punta dell’iceberg. L’emergenza abitativa è drammatica anche per chi può pagare!». Lo afferma in un comunicato sulla casa all’indomani della conferenza stampa del Comune di Vicenza il segretario generale del SUNIA (Sindacati unitario nazionale inquilini e assegnatari) di Vicenza, Mauro Marchi.

«Apprezziamo l’impegno del Sindaco e dell’assessore al sociale del Comune di Vicenza per le persone senzatetto e per le famiglie in gravi difficoltà abitative che vengono ospitate nelle due strutture a gestione comunale – prosegue il Segretario generale -, ma temiamo che i due avvisi pubblicati per il reperimento di alloggi privati liberi portino comunque a risultati minimi rispetto al problema generale dell’emergenza abitativa».

Secondo il SUNIA il problema dell’emergenza casa è strutturale: troppi sono gli appartamenti lasciati liberi dai proprietari e quindi non immessi sul mercato dove i numeri sono enormi rispetto ai dati diffusi ieri: «E’ necessario che il Comune di Vicenza faccia un censimento preciso delle sue proprietà immobiliari (per l’Edilizia residenziale pubblica), e che verifichi esattamente quanti sono i proprietari che tengono appartamenti deliberatamente sfitti e vuoti – indica Marchi – e che intervenga pesantemente sulle tasse delle case tenute libere dai proprietari immobiliari!»

Nel territorio del capoluogo palladiano da una parte vi è il problema degli alloggi popolari (1800 circa del Comune e 900 circa dell’ATER, dato Istat 2021), che sono tutti occupati o inutilizzabili per mancanza di manutenzione (almeno 300 del comune sono vuoti e non assegnabili).

Dall’altra vi è il problema del mercato privato: nonostante gli “sconti sulle tasse” per i proprietari che accettano di affittare con i contratti agevolati (legge 431/98, contratti 3 anni più 2), non si trovano più alloggi liberi. A Vicenza la congiuntura è assai sfavorevole per la crescita del turismo e dell’università e il permanere degli affitti ai cittadini statunitensi dipendenti del Governo USA. A questo si aggiunge la perdita di potere d’acquisto dei salari di lavoratori e pensionati che a causa dell’inflazione è oramai drammatica.

«Vanno sbloccati i grandi numeri – conclude Marchi -: bisogna incentivare i grandi proprietari immobiliari e le società che hanno decine e decine di appartamenti sfitti e va posto un freno sulle locazioni turistiche che coinvolgono Vicenza con numeri importanti e non censiti in modo preciso».

«E’ necessario un segno tangibile – rincara il Segretario SUNIA – una vera e propria sferzata al mercato degli affitti».

Infine il SUNIA ricorda al Primo cittadino che vi sono almeno 800 famiglie che ogni due anni hanno il diritto alla casa ERP e le domande vengono evase solo per il 5-10%: «E’ necessario che l’amministrazione locale realizzi al più presto un censimento delle case popolari in gestione, e trovi finanziamenti ingenti per la manutenzione straordinaria del patrimonio ERP – e sottolinea Marchi -: non sarà facile perché sia il Governo nazionale sia la Regione se ne disinteressano della casa popolare!»

E conclude Il segretario generale SUNIA di Vicenza: «Vista l’eccezionalità della situazione della locazione sarebbe bene che il comune pensasse di allocare un maggior numero di risorse sull’emergenza casa, sottraendo fondi a voci di spesa meno importanti e voluttuarie».