Il deputato vicentino di Forza Italia, Pierantonio Zanettin, ha presentato al ministro della Salute la seguente interrogazione su uno degli aspetti fondamentali della gestione dell’emergenza Coronavirus, l’effettuazione, cioè, dei tamponi.
E’ pubblicata nella edizione di oggi 29 marzo del Messaggero, scrive l’on. Zanettin, una interessante analisi sulla crisi da Coronavirus di Luca Ricolfi che, nei fatti, si risolve in un documentato j’accuse nei confronti della gestione del Governo e della stessa OMS, dopo la dichiarazione di emergenza del 31 gennaio.
Ormai l’esperienza acquisita dimostra che la possibilità di scongiurare l’allargamento del contagio è affidata alla identificazione mediante tampone dei soggetti positivi, sintomatici, ma anche degli asintomatici, che pure diffondono il virus.
Secondo il quotidiano Repubblica il 25 marzo è stato il giorno in cui in Italia sono stati fatti più tamponi da inizio epidemia: 27.500.
Ma sono troppo pochi.
Tutte le regioni lamentano che questo numero di esami non basta per identificare i soggetti positivi. il Prof. Andrea Crisanti, ordinario di microbiologia all’Università di Padova, ha condotto un fondamentale studio epidemiologico sul Comune di Vò Euganeo ed ha dimostrato che tra il 50 e il 75% dei soggetti positivi erano asintomatici.
Ben 81 sindaci della Città metropolitana di Milano hanno scritto una lettera alla Regione Lombardia, dopo aver parlato con i medici di base, e denunciano come “l’epidemia sia più diffusa di quello che appare dai dati ufficiali.
Il numero di contagiati, che comprende i molti cittadini a casa con sintomi, che non ricorrono alle cure ospedaliere né vengono sottoposti a tampone, è dunque molto più alto”.
Viene, giustamente preso a modello il Veneto, che al 27 marzo scorso è arrivato a effettuare 84.000 tamponi, con una media regionale di positivi pari al 9,6%.
Si tratta di un record mondiale in rapporto al numero degli abitanti. Degli 84mila, 27.436 sono quelli effettuati sul personale sanitario.
Ma ormai nell’intero paese si registrano difficoltà sempre maggiori a trovare i tamponi ed anche i reattivi per il laboratorio.
Secondo Repubblica i fornitori internazionali hanno fatto sapere che dall’Inghilterra è arrivato un super ordine da 67 milioni di sterline e che per questo ora non possono dare più di 5.000 tamponi al giorno, che evidentemente non sono sufficienti al fabbisogno.
Nel frattempo consta all’interrogante che giacciano da settimane, senza risposta, presso il Ministero della salute, richieste di multinazionali, che già operano per il Governi statunitense ed israeliano per la validazione dei kit di diagnostica.
Ciò premesso l’on. Zanettin chiede al ministro di sapere
- per quale motivo, a fronte delle ormai accertate evidenze epidemiologiche, il sito del Ministero della Salute, sotto la rubrica, domande frequenti continui a pubblicare il seguente paragrafo: ” 1. È necessario eseguire il tampone per la ricerca del SARS-CoV-2 nei soggetti asintomatici? No, secondo le indicazioni del Consiglio Superiore della Sanità, sulla base delle evidenze scientifiche finora disponibili, non è raccomandata l’esecuzione del tampone ai casi asintomatici“;
- in che tempi il Ministero della Salute intenda concludere l’esame delle richieste di validazione dei Kit per la diagnosi del coronavirus attualmente in attesa di autorizzazione. Presentatore
On. PIERANTONIO ZANETTIN
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L’articolo Emergenza Coronavirus, Zanettin al ministro della salute: perché non fare tamponi ad asintomatici e a quando il nuovo kit? proviene da Parlaveneto.