L’emergenza Covid-19 ha messo in ginocchio interi settori, portando ad una crisi economica globale senza precedenti. L’Europa ed i singoli Stati stanno reagendo, ma con politiche di dubbia interpretazione e di difficile applicazione che procedono a rilento in settori che necessitano di un intervento immediato prima di collassare definitivamente.
Uno dei settori che risente in particolar modo del lockdown e della chiusura delle frontiere è il settore aeroportuale. Il settore rappresenta un pilastro di importanza strategica per l’economia, sia italiana che europea, ed offre occupazione a milioni di persone. Nonostante la sua incidenza determinante, sembra essere completamente abbandonato: pur essendo, per ovvi motivi, strettamente correlato al settore del turismo, non è riconosciuto come tale e non può quindi beneficiare delle misure e dei finanziamenti stanziati per la ripresa turistica. Un altro problema cruciale è il precariato: il lavoro nell’ambito aeroportuale non viene riconosciuto come lavoro a tempo determinato, ma semplicemente come lavoro stagionale. Tale mancanza si traduce in una mancanza di tutela giuridica per gli operatori aeroportuali che necessitano di assistenza fino all’inizio della prossima stagione turistica-aeroportuale.
Senza un immediato intervento milioni di persone resteranno definitivamente senza lavoro, motivo per cui l’on. Sergio Berlato è intervenuto a sostegno del settore depositando, come primo firmatario, un’interrogazione alla Commissione europea insieme a tutti i suoi colleghi di Fratelli d’Italia, con l’obiettivo di ottenere delucidazioni in merito all’esclusione del settore dalle misure adottate per il settore turistico e chiedendo un intervento a tutela dei lavoratori aeroportuali di tutta Europa.
L’articolo Emergenza Covid, Berlato (FDI – ECR): “gravi difficoltà del settore aeroportuale e dei lavoratori stagionali” proviene da Parlaveneto.
