L’emeroteca della Biblioteca Bertoliana di Vicenza è stata trasferita dal 21 aprile da palazzo Costantini a Palazzo San Giacomo in Contrà Riale 5 – se ne occupa nella nota di accompagnamento a una sua interrogazione che pubblichiamo Giovanni Rolando, consigliere comunale di Vicenza per il Partito Democratico e componente della Commissione “Attività culturali”” – (qui altre informazioni sulla sua attività consiliare, ndr).
La scelta della sede appare a Rolando “a tutti gli effetti penalizzante per i cittadini utenti” perché è ora in una sede disagevole, al primo piano di Palazzo S. Giacomo, di superficie ridotta, con soli tre tavoli disponibili, in una saletta angusta che è la metà rispetto al salone di prima a Palazzo Costantini ed a cui si accede unicamente attraverso una doppia rampa di scale senza avere a disposizione un ascensore.
Inoltre, segnala l’interrogante consigliere che la disponibilità, inoltre, di un solo PC non appare sufficiente mentre le altre 7 postazioni PC sono rimaste al Centro informatico di Palazzo Costantini, al piano terra.
“Sindaco Francesco Rucco, presidente della Bertoliana Chiara Visentin – ecco l’appello nella interrogazione di Giovanni Rolando -, serve una collocazione più idonea all’importante servizio pubblico di lettura e consultazione giornali e riviste di carattere generico e specialistiche”.
Di seguito l’interrogazione per la quale abbiamo chiesto ai destinatari un cenno di risposta prima di quella in aula, se possibile
Emeroteca Vicenza trasferita da palazzo Costantini a palazzo San Giacomo.
Quali le ragioni di una scelta che appare più disagevole per i cittadini. E in una saletta più piccola della metà: 20 metri quadrati contro 50.
Di chi la responsabilità di tale trasferimento di sede?
Il sottoscritto consigliere comunale, della Commissione “Attività culturali”
PREMESSO CHE
La sala dell’emeroteca ospitata a Palazzo Costantini di Contrà Riale 13, sede della Biblioteca Bertoliana, dal 21 aprile scorso appare vuota, priva degli arredi, tavoli sedie e scaffali tutti trasferiti altrove mentre permane nella sala attigua il centro informatico con 7 postazioni PC;
Il servizio di emeroteca pubblica per i cittadini, di cui numerosi usufruivano accedendo dal piano terreno alla consultazione, lettura di quotidiani locali, nazionali e internazionale, periodici di carattere generico e di materia specialistica, riviste e settimanali stranieri in esposizione ha trovato una nuova collocazione a Palazzo San Giacomo, Contrà Riale 5;
Tale nuova collocazione dell’emeroteca risulta essere situata al primo piano di Palazzo San Giacomo: privo di ascensore, vi si accede attraverso una doppia rampa di scale;
L’emeroteca della Bertoliana è dunque ospitata in una saletta angusta, di 20 metri quadrati di superficie, corrispondente a meno della metà della originaria sala di 50 metri quadrati, con soli 3 tavoli affiancati uno all’altro e con tutti gli scafali addossati alle pareti;
CONSTATATO CHE
Per accedere alla nuova sede dell’emeroteca di Palazzo San Giacomo ci si deve sottoporre al deposito di eventuale cartella, zainetto, preso la sala degli armadietti metallici cui si accede scendendo i gradini di un’altra scala, previa l’esibizione di documenti di identità per il rilascio della chiave dell’armadietto numerato entro cui depositare gli effetti personali;
presenta la seguente
INTERROGAZIONE
al Sindaco e/o all’assessorato di competenza per sapere:
- Se l’Amministrazione è a conoscenza dei fatti su rappresentati riguardanti il trasferimento della emeroteca di Vicenza da Palazzo Costantini a Palazzo San Giacomo;
- Se tale trasferimento della sede dell’emeroteca e nuova collocazione risultano essere stati decisi e concordati con sindaco o giunta, in quale data e attraverso quale atto di deliberazione o determina dirigenziale, e firmata da chi;
- Quali siano le concrete ragioni di un tale trasferimento di sede e per quali obiettivi strategici in favore dei cittadini tutti;
- Se la nuova collocazione della emeroteca in luogo oggettivamente disagevole e in un locale di ridotte dimensioni, qualora definitiva, non sia da considerarsi un grave passo indietro rispetto al buon funzionamento di un servizio pubblico di natura culturale alla collettività;
Giovanni Rolando, Commissione “Attività culturali” Consiglio comunale di Vicenza