Emissioni Co2 a Vicenza, Asproso (CC) e Stella (EV): “Nuovo allarme giallo. Che fine ha fatto il progetto Silva”?

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Emissioni CO2 a Vicenza: “Che fine ha fatto il progetto Silva votato in Consiglio comunale”? Se lo chiedono Ciro Asproso, co-portavoce di Coalizione Civica e Consigliere comunale fino al 2022, e Mattia Stella, portavoce di Europa Verde Vicenza, secondo i quali era stato votato all’unanimità a inizio mandato

“Nel luglio 2019 – afferma Asproso – il Consiglio comunale votò all’unanimità una mia Mozione che impegnava il Sindaco e la Giunta a porre in atto tutte le azioni necessarie per realizzare il progetto Silva, ovvero un programma di forestazione urbana che, basandosi su evidenze scientifiche, puntava a coinvolgere le aziende presenti nel Comune di Vicenza allo scopo di compensare, almeno parzialmente, le loro emissioni di gas serra mediante la messa a dimora e successiva manutenzione di nuovi alberi in vari punti della città.

Un modo per rendere concreto il concetto di responsabilità sociale d’impresa e per contribuire alla riduzione dei gas climalteranti. Nonostante la successiva presentazione delle linee guida, con tanto di conferenza stampa, l’impegno è stato largamente disatteso e il progetto ridimensionato”.

A queste parole fanno seguito quelle di Mattia Stella: “In una città come la nostra, affetta da un’altissima concentrazione di polveri sottili, ogni azione capace di migliorare la qualità dell’aria dovrebbe riscontrare il massimo impegno da parte di chi l’amministra.

Il contrasto avviene mediante un ventaglio di più azioni concomitanti, ma costituirebbe un buon inizio il non limitarsi a blocchi del traffico in presenza di parametri da allerta rossa; fino a quando non si lavorerà a sistemi di trasporto alternativi all’auto la situazione non migliorerà.

A questo va aggiunto il primato del verde e i benefici di una piantumazione mirata, non casuale come è avvenuto in questi anni, bensì capace di ridurre le ‘isole di calore’ e gli agenti inquinanti, oltre che di assorbire la CO2 presente nell’atmosfera.

Vero che fin dalla presentazione delle linee programmatiche di questa amministrazione non è emersa una spiccata progettazione in ambito di verde e qualità dell’aria; tuttavia, la salute dei cittadini dovrebbe essere una priorità per qualsiasi sindaco. Non possiamo dimenticare gli effetti cronici derivanti da una costante esposizione alle polveri sottili, alle quali possiamo attribuire l’insorgenza di patologie respiratorie e cardiovascolari”.

Conclude Asproso: “Mettete dei fiori nei vostri cannoni, fu uno slogan di gran successo, coniato da quei giovani che negli anni Sessanta volevano cambiare il mondo. Oggi, ragazzi di un’altra generazione, il mondo lo vogliono salvare e pretendono a gran voce di piantare alberi nei nostri Comuni. Ma chiedono anche un cambio di passo nella gestione del territorio, nelle politiche di mobilità e nel contrasto al consumo di suolo. Questa amministrazione, lascia in eredità una situazione fortemente compromessa sul piano ambientale, ma ora le chiacchiere stanno a zero ed è tempo di passare dagli slogan ai fatti”.


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