Le emozioni guidano ogni nostra azione e decisione: la scuola che vorrei, verso il benessere di alunni, genitori e insegnanti

Tre percorsi studiati da Studio Sinergia con sede a Bolzano Vicentino nell'ambito del Piano dell’offerta formativa territoriale (Poft) di Vicenza 2024-2025

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Emozioni per alunni, genitori e insegnanti
Emozioni per alunni, genitori e insegnanti

Da quando abbiamo visto il cartone animato Inside Out sembriamo essere tutti un po’ più consapevoli delle nostre emozioni. Gioia, rabbia, disgusto, tristezza e paura guidano ogni nostra azione e decisione, come confermano gli studi di neuroscienze.

Ma fino a che punto possiamo controllare le emozioni e, soprattutto, insegnare anche ai nostri figli a farlo?

Lo studio dello psicologo John Gottman ha evidenziato come l’intelligenza emotiva non sia innata, ma si possa apprendere e gli insegnanti migliori sono proprio i genitori, dei veri e propri allenatori emotivi.

C’è allora da chiedersi: come adulti riusciamo a controllare le nostre emozioni in modo che non influenzino negativamente i nostri figli?

Accanto alle emozioni anche l’autostima e le sue fluttuazioni rappresentano un qualcosa a cui ci appoggiamo spesso per giustificare insuccessi e risultati negativi. In un contesto sociale dove le sfide quotidiane e le aspettative si intensificano continuamente, navigare nel complesso panorama dell’autostima è diventato un imperativo.

Ma se l’autostima è una valutazione personale che abbiamo su noi stessi, come facciamo a farla sviluppare anche ai nostri ragazzi? Soprattutto quando noi come adulti ci percepiamo insicuri, indecisi, o dubitiamo delle nostre capacità?

Se il benessere dei figli deriva dal benessere dei genitori, questo vale anche per il benessere degli alunni che deriva dal benessere degli insegnanti e del gruppo classe.

Insegnare, pianificare lezioni, mantenere rapporti con i genitori, fare corsi di aggiornamento, sono solo alcuni tra i possibili fattori stressanti per un docente. Alcuni di questi “stressors” sono al di fuori del controllo di un insegnante e quindi, sostanzialmente, c’è poco da fare; ciò che invece è sotto il controllo del docente sono tutti quegli accorgimenti dedicati al prendersi cura di sé (o strategie di self-care).

Prendersi cura di sé, come genitori e insegnanti, significa fare delle attività che supportano il benessere mentale, emotivo e fisico di una persona. Anche se sembra un concetto semplice, prendersi cura di sé è qualcosa che spesso è difficile da tenere a mente. Il self-care è un diritto e un dovere di ciascuno di noi, lo dobbiamo a noi stessi e in secondo luogo ai nostri figli/alunni/studenti.

Genitori e insegnati sono i protagonisti principali a cui sono rivolti tre percorsi studiati da Studio Sinergia, con sede a Bolzano Vicentino, inseriti all’interno del Piano dell’offerta formativa territoriale (Poft) 2024-2025, insieme ad altri 250 progetti che vanno dalla danza allo sport, dai libri alla letteratura, fino ad attività dedicate alla pace e alle pari opportunità.

I progetti disponibili nel sito del Comune di Vicenza sono uno strumento rivolto alle scuole di ogni ordine e grado, vicentine, statali, comunali e paritarie, che possono scegliere liberamente di aderire entro il 5 ottobre, ad uno o più progetti, per iniziare ad allenarsi, sapendo bene che si “impara facendo” e ogni adulto può sempre diventare la migliore versione di se stesso…