Empasse Agsm Aim, Per Una Grande Vicenza interroga ancora una volta Rucco

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Operazione affaire Compago e trattativa Agsm Aim empasse acquisizione
Compago e trattativa Agsm Aim (nella foto sede veronese)

Empasse Agsm Aim: come intende uscirne il sindaco di Vicenza? C’è ancora fiducia con la rappresentanza vicentina nel Cda?

Sono questi i quesiti che i consiglieri di Per una Grande Vicenza pongono al primo cittadino Francesco Rucco, dopo aver lasciato decantare per qualche giorno quanto avvenuto prima della fine del 2022, in concomitanza con la “diserzione” del Cda sul “caso Quaglino” da parte dei consiglieri vicentini Fabio Sebastiano e Anna Massaro.

In quella occasione (ne abbiamo scritto su ViPiù) sono stati addotti motivi personali alla base delle assenze, ma si sono fatte strada due ipotesi “ufficiose”. Quella che in qualche modo ha raccolto ViPiù è legata più che altro alla mancanza di un incontro pre-Cda da parte del nuovo presidente, Federico Testa, nominato a metà dicembre dal Consiglio di Amministrazione di Agsm-Aim, con la componente vicentina. Una sorta di sgarbo nella forma.

L’altra ipotesi è invece relativa a un “ordine” di non presentarsi partito da Palazzo Trissino (leggi Francesco Rucco, ndr) ed è quella sostenuta da alcune parti, tra cui anche Pugv.

“Al primo consiglio di amministrazione convocato dalla nuova presidenza di Federico Testa a Verona il 27 dicembre non si sono presentati due dei tre consiglieri vicentini, accampando entrambi motivi personali, ma tutti hanno capito che l’ordine partiva da Palazzo Trissino”, scrivono i consiglieri comunali Raffaele Colombara, Alessandra Marobin, Cristiano Spiller e Otello Dalla Rosa.

Ciliegina sulla torta – aggiungono -, il vicepresidente Vivian ha rilasciato ai giornali l’ultimo giorno del 2022 una piccata dichiarazione ufficiale rimproverando al presidente Testa di non lavorare per costruire armonia e serenità all’interno dell’azienda, quando invece, a suo dire, i consiglieri vicentini sono assolutamente coesi e collaborativi”.

In definitiva, Per Una grande Vicenza continua ad essere scettica sul futuro della multiutility in parte veronese e in parte berica, lamentando l’empasse nella quale è stata precipitata Agsm Aim. “Una gravissima situazione di stallo all’interno della governance, per niente rassicurante se valutata in vista degli impegni e degli investimenti che la società si era data. Non ultimi, anche per i pesantissimi dividendi che i due comuni soci hanno imposto ad Agsm Aim, a bilancio ancora aperto, per sistemare i propri bilanci comunali.

In definitiva – concludono i consiglieri di opposizione -, anche l’operazione di fusione di Aim con Agsm, sbandierata come una grande affare, si sta rivelando un ulteriore fallimento dei cinque anni di amministrazione Rucco, e per l’esattezza il decimo”.