Energia, Il Sole 24 Ore: “Bolletta giù del 42%. Pesa la frenata della spesa gas”

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NEFTEYUGANSK, RUSSIAN FEDERATION: An undated picture shows the Prirazlomnoye oil well of Yuganskneftegaz, Yukos' main production unit , outside Nefteyugansk, western Siberia. Russia on 19 December was to strip crippled Yukos oil giant of its core production asset in an auction expected to be won by state gas behemoth Gazprom, putting a large slice of the energy industry back in government hands. Defying an 11th-hour US legal order barring the sale and Gazprom's bid, the Russian government was to sell off Yukos' crown jewel Siberian oil-pumping subsidiary, Yuganskneftegaz. AFP PHOTO (Photo credit should read STR/AFP via Getty Images)

minori consumi di energia indotti da condizioni climatiche favorevoli contesto macroeconomico in rallentamento sono alla base del rallentamento nei costi dell’energia. Lo sostiene Il Sole 24 ore, in edicola oggi, in un approfondimento sulla bolletta energetica in calo.

L’articolo a firma di Celestina Dominelli, “Bolletta energetica giù del 42% Pesa la frenata della spesa gas”, sostiene che la fattura energetica italiana (saldo tra spesa per l’energia importata e le entrate derivanti dall’export) si è attestata nel 2023 a circa 66,5 miliardi, con un calo di 47,8 miliardi rispetto all’anno prima.

Il minore esborso sul 2022 è stato determinato, per l’84%, dal dimezzamento dei costi sostenuti per il gas (-54% rispetto al 2022 per gli approvvigionamenti dall’estero) ed elettricità (-51% per l’import dagli altri Paesi). Mentre, guardando al 2024, le previsioni quantificano in circa 56 miliardi (10 miliardi in meno del 203) la spesa da sostenere per l’approvvigionamento energetico della penisola“.

Dati, questi citati dal quotidiano economico, enucleati da Gianni Murano, presidente dell’Unione energie per la mobilità (Unem), nel corso dell’assemblea annuale svolta alla presenza dei ministri dell’Ambiente, Gilberto Pichetto Fratin, e delle Imprese, Adolfo Urso.

I dati spiegano inoltre che il petrolio è tornato in cima alle fonti di energia italiane (37%) dopo 7 anni di prevalenza del gas. “Murano ha spiegato che a sostenere i consumi petroliferi sono stati, in particolare, i contributi forniti dai prodotti per la mobilità stradale e il trasporto aereo. «È una tendenza confermata nei primi cinque mesi del 2024 – ha aggiunto – con benzina, gasolio, gpl e jet fuel che hanno superato di 756mila tonnellate (+5,1%) i volumi dello stesso periodo dell’anno scorso, e di 313mila tonnellate (+2,1%) quelli del periodo pandemico».

I dati presentati dall’Unem indicano poi una crescita dei consumi di benzina che, nel 2023, sono aumentati di oltre l’11% rispetto al 2019 (+830mila tonnellate). «Evidenza – ha chiarito il numero uno dell’Unem – di una progressiva ripresa del trasporto privato che si accompagna a una consolidata penetrazione della motorizzazione ibrida, prevalentemente a benzina, che oggi rappresenta circa il 4% del parco circolante e il 39% del nuovo immatricolato».

Si è infine parlato di transizione green, faro guida delle azioni da intraprendere.

Fonte: Il Sole 24 Ore