Energia, prezzi alle stelle. Aduc: “i tempi sballati degli aiuti istituzionali”

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I prezzi dell’energia sono alle stelle – scrive nella nota che pubblichiamol’Aduc (qui altre note Associazione per i diritti degli utenti e consumatori su ViPiu.it, ndr) –. Elettricità +40%, gas +31%, benzina con record storici e prospettive ancor più nere visto che il prezzo del petrolio cresce a livello mondiale. Sui carburanti è rilevante, per esempio, il costo del metano: lo scorso gennaio il prezzo medio era 0,981 €/kg, oggi in alcuni distributori supera i 2 euro, il doppio: la scelta di un veicolo a metano, con costi di manutenzione elevati compensati dal basso costo del carburante, viene così penalizzata.

I governi europei sono stati chiamati a sostenere i consumatori per evitare tracolli diretti e di tutte le attività connesse al consumo di energia. Le riunioni di Eurogruppo * ed Ecofin **, dove alcuni Stati avevano chiesto interventi più o meno dirigisti (riserva strategica comune di gas, con acquisti centralizzati), nonché una riforma del mercato dell’elettricità all’ingrosso, non hanno dato risultati. E’ di oggi una dichiarazione della commissaria europea all’Energia Kadri Simson: “Dopo una discesa durante l’ultimo decennio i prezzi dell’energia sono tornati a salire, e resteranno alti durante tutto l’inverno per poi scendere in primavera”.

Un contesto in cui ogni Stato, per “l’oggi” è chiamato a fare da sé. E l’Italia è intervenuta con provvedimenti che, per gli ultime tre mesi dell’anno, quasi dimezzeranno gli aumenti di elettricità e gas; ma nessun provvedimento per la benzina. Questo mentre dalla Commissione ci dicono di tenere duro fino a primavera… che succederà in Italia dopo il trimestre di dimezzamento degli aumenti? Un inverno da incubo, proprio nella stagione in cui i consumi energetici sono maggiori, soprattutto nelle famiglie.

In attesa che a livello europeo arrivino a qualche conclusione che, comunque, dovrà confrontarsi con la tempistica di applicazione rispetto al problema che è “l’oggi” e, soprattutto, che l‘impostazione del Green deal di Ursula von der Leyen rischierebbe di sgretolarsi… siamo sicuri che i tempi, i modi e le quantità degli aiuti istituzionali nazionali italiani siano adeguati alle necessità? Ci sembra di no.

* Centro di coordinamento europeo che riunisce i ministri delle Finanze dei 19 Stati dell’eurozona.

** Consiglio Economia e finanza, che riunisce i ministri delle Finanze degli Stati membri.