Sostegno alla residenzialità, innalzamento degli standard qualitativi e tutela dell’ambiente: su questi tre assi ruotano le principali novità del Regolamento edilizio, approvato venerdì 13 dicembre dal Consiglio comunale. Questa mattina a Ca’ Farsetti l’assessore all’Urbanistica Massimiliano De Martin, la presidente della Commissione competente, Lorenza Lavini, e la direttrice della Direzione Servizi Cittadini e imprese, Stefania Battaggia hanno illustrato, nel corso di una conferenza stampa, le parti salienti del nuovo testo regolamentare, che risponde alle indicazioni della delibera di Giunta regionale n. 1896 del 22 novembre 2017.
Un lungo lavoro di analisi e confronto, che dal 10 settembre al 10 dicembre, è stato all’ordine del giorno di 24 sedute delle Commissioni consiliari Urbanistica, Ambiente e Commercio, per il quale sia l’assessore De Martin che la consigliera Lavini hanno voluto ringraziare gli uffici dell’Amministrazione comunale, così come gli ordini professionali, le categorie e gli operatori di telefonia. Un pensiero particolare è stato espresso nei confronti del presidente della Commissione Commercio e attività produttive, Paolo Pellegrini, che non ha potuto assistere alla conclusione del lavoro svolto.
Tutela ambientale
Nel provvedimento vengono stabilite misure per la promozione dell’efficienza energetica e del comfort abitativo, volte al contenimento dei consumi energetici, all’utilizzo di fonti rinnovabili e di materiali ecocompatibili, alla riduzione delle emissioni inquinanti. Viene favorita la realizzazione di pareti verticali e tetti verdi per ridurre la temperatura nei periodi più caldi, ma non solo. Per promuovere l’efficientamento energetico, qualora la prestazione energetica dell’edificio, in caso d’intervento di nuova edificazione e/o ristrutturazione integrale, sia corrispondente alla classe energetica A, il costo di costruzione viene ridotto del 50% per destinazione d’uso residenziale, 25% per le altre destinazioni. Grazie a una proficua collaborazione con la Soprintendenza ai beni artistici e architettonici, inoltre, sono state introdotte misure per lo sviluppo di energie alternative e per contenere la dispersione termica anche nella città antica. “Laddove sarà possibile – ha spiegato De Martin -, concordando i singoli interventi con la Soprintendenza, anche in alcune zone del Centro storico o nelle isole sarà possibile predisporre ‘cappotti termici’ o impianti fotovoltaici negli edifici realizzati dopo il 31 dicembre 1945 e privi di particolare valore storico documentale. Si parla sempre di ambiente – ha evidenziato l’assessore – , ma poi le politiche bisogna attuarle”.
Acqua alta
L’articolo 37, comma 12, introduce l’obbligo, in caso di nuove costruzioni, ampliamenti, ristrutturazioni o cambi d’uso dei piani terra nel centro storico di Venezia, di paratie non solo agli ingressi dei negozi ma anche in corrispondenza delle vetrine; di impianti elettrici rialzati ad almeno 110 centimetri dal pavimento; di pompa ad immersione e gruppo di continuità che assicuri il funzionamento delle pompe per almeno sei ore in caso di black out. “Sarebbe stato peggio – ha commentato De Martin – aver vissuto il momento del 12 novembre e non aver pensato a una soluzione, frutto invece dei numerosi sopralluoghi che sono stati compiuti in seguito alla marea eccezionale”.
Fognature
“Siamo tutti d’accordo che il tema delle fognature a Venezia sia un problema serio che doveva essere risolto da decenni – ha aggiunto De Martin: la nuova sfida, a cui bisogna lavorare da subito, in modo unito e compatto, è quella di progettare un sistema di fognatura per la città. Nel frattempo, tuttavia, non possiamo pensare che si continui a inquinare. Ecco perché è necessario arginare la raccolta fognaria e l’immissione nel ciclo naturale di tutti i nutrienti. Siamo consapevoli che realizzare una vasca all’interno di un palazzo sia complesso, però ci sono principi cardine in materia di scarichi da rispettare. Nel caso si facciano interventi consistenti di ristrutturazione in un edificio è dunque necessaria la predisposizione di fosse settiche”.
Abbaini
Laddove non ci siano immobili vincolati, le unità immobiliari potranno recuperare i sottotetti con gli abbaini. Vista la particolare configurazione di Burano, con il nuovo regolamento, questi potranno essere realizzati a filo cornicione, consentendo di recuperare spazi utili.
Passi carrai
Per togliere le macchine parcheggiate in strada e proteggerle all’interno delle aree condominiali è stata disposta la deroga all’arretramento dei nuovi passi carrai a 5 metri dal ciglio della strada. “In questo modo – evidenzia De Martin – nei tessuti urbani di Carpenedo, Bissuola, Favaro, via Piave, dove l’asse stradale è molto ridotto, si toglieranno le macchine dalla strada garantendo ai pedoni una sicurezza maggiore”.
Gestori di telefonia
Le novità principali riguardano il fatto che dovranno presentare il programma di installazione di nuove antenne ogni sei mesi (31/3 e 30/09); sarà favorito il co-siting, più operatori in un unico sito; è prevista la mappatura delle localizzazioni a livello comunale per avere un quadro d’insieme a livello territoriale. “Anche in questo ambito – ha spiegato Lavini – la discussione è stata ampia – con la partecipazione, per tre volte in Commissione consiliare, dei rappresentanti dei gestori di telefonia e l’audizione del tecnico di Arpa Veneto”.
Pareri preventivi ai professionisti
I professionisti potranno presentare agli uffici comunali richiesta di parere preventivo sui progetti. “Questa misura – è stato dichiarato – probabilmente all’inizio creerà un sovraccarico di lavoro per gli uffici tecnici, ma in prospettiva futura consentirà di velocizzare l’iter per richiedere permessi a costruire e attraverso un parere preventivo formalizzato si andrà via via a codificare l’aspetto procedurale.
Caratteristiche del regolamento
Come ha evidenziato la direttrice Battaggia, il nuovo testo recepisce norme di tipo procedurale, riconoscendo in maniera formale le evoluzioni degli uffici dell’edilizia: “Ad oggi sono state migrate in modalità telematica tutte le procedure edilizie”. Ma la norma su cui Battaggia ha posto l’accento è quella espressa nell’art. 37, in base alla quale se un cittadino deve effettuare dei lavori di manutenzione straordinaria su un immobile legittimato, che tuttavia non rispetta a pieno le disposizioni attuali, può procedere alla ristrutturazione purché questa non comporti maggiori difformità rispetto all’esistente.
Tempi
Il testo regolamentare dovrà essere integrato di tutti gli emendamenti approvati dal Consiglio comunale. Seguirà la pubblicazione all’Albo pretorio e l’entrata in vigore 15 giorni dopo. Si stima che il testo sarà operativo prima della fine di gennaio. Nel frattempo sarà avviato un intenso programma di formazione del personale degli uffici tecnici e verranno promossi incontri con gli ordini professionali per illustrare tutte le novità.