L’Epifania, tradizionale solennità del 6 gennaio, nella diocesi di Vicenza si trasforma in un’occasione di incontro e festa: la “festa dei popoli” (qui i dettagli ufficiali). Questo appuntamento annuale vede riunite le diverse comunità cattoliche del territorio berico per celebrare insieme la rivelazione di Gesù come luce per tutte le nazioni, ricordando l’arrivo dei magi al cospetto del bambino nella grotta di Betlemme.
Quest’anno, alle 10.30, la cattedrale di Vicenza ospiterà la solenne Messa presieduta dal vescovo Giuliano, organizzata dall’Ufficio diocesano Migrantes e animata dalle nove comunità cattoliche straniere presenti in diocesi. Il tema scelto per l’edizione 2025, “Migranti: Maestri di Speranza. Dio cammina con il suo popolo”, riprende un’espressione di papa Francesco che pone i migranti al centro di una riflessione profonda sulla speranza.
“Spesso i migranti vengono visti come persone senza speranza. In realtà, proprio perché affrontano difficoltà e rischi con coraggio, essi sono testimoni di una speranza autentica,” ha spiegato padre Sergio Durigon, delegato vescovile per Migrantes. Questo messaggio, ha aggiunto, è particolarmente significativo nell’Anno Giubilare, durante il quale il pontefice invita tutti a coltivare e diffondere speranza.
Il vescovo Giuliano ha sottolineato l’importanza di cambiare prospettiva nei confronti dei migranti: “Non sono persone da compatire o, peggio, da temere, ma veri e propri compagni di viaggio con cui costruire realtà nuove, fondate su relazioni autentiche e sulla vita condivisa. Non possiamo ignorare i loro vissuti, spesso segnati da sofferenze indicibili, ma dobbiamo anche riconoscere le competenze e le prospettive che portano con sé, arricchendo le nostre comunità.”
La festa dei popoli, con la partecipazione corale delle diverse comunità, diventa così un simbolo concreto dell’incarnazione del Vangelo nelle culture di tutto il mondo. “È Dio che cammina con il suo popolo, ovunque esso sia”, ha concluso il vescovo. Un messaggio di speranza che, proprio in occasione dell’Epifania, invita tutti a riconoscere il valore della diversità e a costruire un futuro più giusto e solidale.