Lunedì 6 gennaio alle 10.30, in occasione della festa solenne dell’Epifania, la chiesa Cattedrale di Vicenza tornerà ad animarsi di colori, suoni e canti di ogni parte del mondo grazie alla Festa dei popoli organizzata dall’Ufficio diocesano Migrantes. La Messa presieduta dal vescovo Pizziol sarà partecipata in particolare dai migranti cattolici residenti nel territorio della diocesi, che animeranno la celebrazione con canti e preghiere e presenteranno doni propri dei diversi Paesi di origine.
“È ormai divenuta tradizione anche della Chiesa vicentina celebrare questa solennità identificandola come “Festa dei popoli” – spiega padre Domenico Colossi, nuovo direttore Migrantes Vicenza. Le migrazioni, come hanno segnato la storia e il destino di molte società, stanno scrivendo in forma nuova anche il futuro delle nostre parrocchie. È inevitabile pertanto che le nostre comunità cristiane si debbano interrogare su come debba essere interpretato questo fenomeno dell’immigrazione e quale atteggiamento debbano essere assunti nei confronti degli immigrati. Ma allo stesso tempo è urgente che le stesse comunità etniche, mantenendo le loro identità culturali e le loro espressioni di fede, intraprendano un cammino che permetta loro di inserirsi entro una vita di fede nella realtà in cui risiedono. La celebrazione della Santa Messa dell’Epifania nella Cattedrale, oltre a ricordarci come ogni comunità cristiana è la realizzazione particolare dell’unica Chiesa santa, cattolica ed apostolica, è un momento privilegiato per ascoltare dalla parola del nostro Vescovo Beniamino quale cammino di fede le nostre parrocchie, ormai di diverse lingue e nazioni, siano chiamate ad intraprendere”.
Nella Diocesi di Vicenza, sono 16 i Centri pastorali per migranti di fede cattolica: 7 a Vicenza (per filippini, ghanesi, nigeriani, romeni, srilankesi, latinoamericani e ucraini), 3 a Bassano del Grappa (per filippini, ghanesi, nigeriani, latinoamericani e ucraini), 2 a Schio (per ghanesi, nigeriani e romeni) e poi uno ad Arzignano (per ghanesi), uno a Creazzo (per africani francofoni), uno a Chiampo (per ucraini) e uno a Valdagno (per ucraini).
Dopo la celebrazione in Cattedrale la festa continuerà con un momento di convivialità nel Palazzo delle Opere Sociali in Piazza Duomo aperto a tutti coloro che avranno partecipato alla Santa Messa.