Marco Travaglio e i suoi collaboratori sono famosi, e mi piacciono, per il loro “feroce” giornalismo che non le manda a dire e che, se c’è da impiombare qualcuno, che sia responsabile di grandi malefatte o che inciampi anche “solo” sull’italiano, non si fa certo pregare. Tra le più bersagliate dal direttore e dalla redazione de Il Fatto Quotidiano, e come dar loro torto?, è Valeria Fedeli, che, pur forte di un curriculum non dei più… fedeli, pare non sia, lei ministra dell’Istruzione, connazionale di Dante.
Ecco, ad esempio, ciò che ha detto la ministra – scrive Massimo Arcangeli su Il Fatto del 27 dicembre 2017: “C’è il rafforzamento della formazione per i docenti, che svolgono le funzioni di tutor dedicati all’alternanza, perché offrono percorsi e assistenza sempre più migliori… [piccola esitazione] a studenti e a studentesse“.
Alla frase col “più migliori” Arcangeli, prima di una serie di ulteriori bastonate, premette che “uno svarione… può capitare a tutti, per carità, bisogna solo avere il coraggio di ammetterlo. Un coraggio che è mancato, almeno finora…“.
Beh non sappiamo se, poi, la ministra (che orrendo questo vocabolo al femminile! Sa di minestra…) abbia avuto il coraggio di ammettere lo svarione, di certo non tra “i più migliori” esempi di italiano corretto, ma chinare la testa ammettendo lo “svarione”, occasionale anch’esso per carità, ora non costerà di certo a Marco Travaglio come non mancherà l’ottimo Arcangeli di registrare l’ammissione del suo direttore non prima di aver evidenziato la sua traballante “consecutio temporum” odierna.
Sbeffegiando l’inerme “autoreggente del Pd Maurizio Martina“, come lo definisce da quando è diventato, a sua insaputa?, segretario reggente dei resti del PD, Marco Travaglio scrive oggi nel suo quotidiano editoriale di carta vetrata: “Tutto sarebbe stato più chiaro se, a ciò che non auspica (Martina, ndr) e per cui non tifa, egli avrebbe potuto aggiungere cosa auspica e per cosa tifa“.
“Se avrebbe poturo aggiungere“?
Ammettiamolo intanto noi: è uno dei “più migliori” svarioni recenti di un direttore di quotidiano nazionale anche se Luigi Di Maio di sicuro non se n’è accorto…