Esclusi i parenti dei “banker” dal FIR già “latitante” per risparmiatori finiti a migliaia tra le fauci di draghi visco…si, Zanettin: “illegittimo e demagogico”

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BPVi e Veneto Banca: risparmiatori tra le fauci di BCE; Draghi, Visco...
BPVi e Veneto Banca: risparmiatori tra le fauci di BCE; Draghi, Visco...

Lo spazio dato a una condivisibile lettera di un risparmiatore socio delle banche venete soggetto per la legge del... FIR, i cui indennizzi in denaro sono comunque oggi più latitanti dell'omonimo noto come Matteo Messina... Denaro, a condanna automatica per "reato di parentela" ("Indennizzi FIR col contagocce agli azzerati dalle banche, nulla a chi ha comprato le azioni ma è parente dei “banker”: l’appello al legislatore") si concludeva con una richiesta di attenzione/appello «ai nostri “frequentatori”, agli “esperti” ed, eventualmente ai “legislatori”...».

Nell'attesa di altri commenti pubblichiamo quello del deputato forzista vicentino Pierantonio Zanettin, per altro avvocato e già membro laico del Csm, sperando che alla sua voce libera si aggiungano altri pareri, simili o discordanti purché partecipativi, degli altri parlamentari, in primis quelli che si dichiarano più vicini ai loro territori ma che pare debbano avere una sorta di autorizzazione preventiva (censoria?) dai loro leader ad esprimere il loro pensiero se questo va oltre alla trasmissione del... pensiero del capo col telecomando del tasto dei voti in Parlamento: "il capo mi dice cosa votare e io eseguo...".

In attesa dei pochi, che, comunque, rompono il silenzio, ad esempio Silvia Covolo (Lega ed anch'essa avvocato) e di altri che dovessero ricordarsi che sono alla Camera o al Senato per rappresentare i cittadini che li hanno votati e non chi ha compilato le liste dei candidati, pubblichiamo l'intervento di Zanettin.

La norma che esclude dal l’indennizzo parenti ed affini delle banche coinvolte dal crac è  una disposizione palesemente illegittima, a carattere demagogico, frutto del giustizialismo dei  tempi cupi, che viviamo.
E’ stata varata dal governo giallo verde sulla base di una pulsione emotiva, ma non trova valide giustificazioni giuridiche.
Perché, ad esempio, al figlio di un revisore  dei conti di quegli istituti di credito  deve essere vietato di presentare domanda, se egli, al pari degli altri risparmiatori truffati, ha acquistato quelle azioni, ritenendole una valida opportunità di investimento?
Qualcuno ritiene davvero giusto che le colpe dei padri oggi debbano ricadere sul figli, come si affermava in qualche passo della Bibbia?
Gli ex amministratori e sindaci sono già oggetto di azioni penali e civili risarcitorie, e pagheranno le loro colpe nei termini previsti dalla legge.
L’esclusione soggettiva di parenti ed affini dal FIR appare una sanzione ulteriore, di cui  non si trovano precedenti nel nostro ordinamento.
Credo che, se adita, la Corte Costituzionale non avrà dubbi nel dichiararla illegittima , sotto i profili della violazione dei principi di uguaglianza e ragionevolezza.
C’è solo da chiedersi se ne valga la pena, considerati gli importi irrisori che il FIR distribuisce.
Temo invece che l’appello del vostro lettore al Parlamento andrà  deluso.
Oggi chi governa pare solo alla ricerca dell’effimera gloria dei like sui social.
Un intervento che cancelli quella norma illegittima, e demagogica, rischia di essere impopolare.
Ergo....

On. Zanettin, concordiamo ergo... si cambi la legge ma non solo per i parenti dei banker condannati a priori per il "reato di parentela" ma anche per i lacci e lacciuoli che sono stati posti agli indennizzi a favore di centinaia di migliaia di truffati, talvolta, da certe banche e, sempre, dal sistema che, a dir poco, non controllava o controllava a... banche alterne.

Quando si vuole, di decreti se ne approvano uno al giorno e per motivi di emergenza a cui non è seconda quella che da anni, ripetiamo "da anni", sta vivendo chi, colpito dal virus della fiducia, ha messo i risparmi che aveva in una musìna senza fondo da dove sono caduti, senza freno, tra le fauci di orridi draghi visco...si.

Segue...

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