L’esercito lascia Campo Marzo, tutto bene? Volt Vicenza: sì, non è un suo compito pur se ben svolto ma senza esiti. Bisogna rivitalizzare l’area

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Campo Marzo lasciato dall'esercito
Campo Marzo lasciato dall'esercito

Apprendiamo questa notizia (l’esercito lascia Campo Marzo, ndr) dai comunicati e dalle interviste del comune di Vicenza e del nostro sindaco. Noi di Volt pensiamo che questa notizia non sia un problema.
Anzi, è anche giusto che sia così: non è un compito dell’esercito.

Si chiaro, lungi da noi sminuire il lavoro del nostro esercito, hanno svolto il loro lavoro con serietà e pensiamo sia doveroso ringraziarli.

Siamo sinceri però: la loro presenza non ha cambiato molto la situazione di Campo Marzo. Possiamo, noi cittadini, sostenere che prima dell’operazione “strade sicure” Campo Marzo fosse meno sicuro? Beh, la verità è sotto gli occhi di tutti: è rimasto tutto uguale.

Ogni persona che frequenti la zona della stazione ha presente la classica routine: la camionetta passa, tutti si spostano (al massimo un gruppetto viene controllato), dopodiché poi i militari se ne vanno e tutto torna come prima
L’autore di questo comunicato ha visto questa situazione più volte dalle pensiline di viale Roma, mentre attendeva l’autobus.

Chiediamo ai cittadini di Vicenza: per un problema di sicurezza locale è corretto avere dei militari dell’esercito? Esistono delle forze dello Stato che sono più adatte a svolgere questo tipo di operazioni? Sì e si chiamano Polizia e Carabinieri. Che si usino quelle!

Veniamo alla nostra proposta:
Noi pensiamo che i problemi di degrado e di spaccio di droga non si possano risolvere solo con una politica da “pugno di ferro”. Abbiamo visto tutti che non ha funzionato.
Noi pensiamo che per risolvere i problemi di degrado ci sia una soluzione molto semplice: far vivere e rendere vivi i posti.
Campo Marzo è un luogo che per la maggior parte del tempo è deserto: da una parte abbiamo una lunga striscia di terra e ciottoli e dall’altra è un parchetto verde spesso usato solo nel cammino che taglia il parco, dal parcheggio Verdi alla Stazione dei treni.

Oggi, ad esempio, abbiamo il lato sinistro (guardando la stazione) in uso per le giostre. Certamente è un buon modo per attrarre le persone, ma cosa ne vogliamo fare il resto dell’anno?
Potremmo forse mettere dei chioschi fissi, così come si è fatto per la Spiaggetta di Vicenza? Potremmo far vivere il posto con delle strutture fisse che richiamino i cittadini, e diano spazi di socialità?

Creiamo eventi culturali, musicali e sociali e portiamoli in questi luoghi e creiamo strutture fisse che possano essere usate ogni giorno.

Non ci sono molte soluzioni al degrado, a parte quelle che portano i vicentini a vivere questi luoghi.

In tal prospettiva, accogliamo positivamente l’investimento del Comune nella zona della stazione, nella speranza che ciò porti ad un maggiore afflusso di persone e che magari questo possa essere una base per costruire assieme ai cittadini qualcosa per utilizzare questo lembo di terra.

Noi di volt pensiamo che si possa osare di più, avere dei sogni e delle prospettive per campo marzo, e che lo si debba fare parlando con i cittadini.

Volt Vicenza, Samuel Rossi

– foto di Claudio Gioseffi da wikipedia