“In 40 anni di basket non mi era mai successo e non avevo mai sentito un caso del genere“. È amareggiato il decano dei coach vicentini Bruno Badinotti, dopo l’allontanamento da una squadra giovanile di ragazzini 15enni dell’Altavilla. Com’è potuto accadere un episodio del genere?
“Il rapporto si è chiuso in maniera civile – fa sapere l’ambiziosa società altavillese, con la prima squadra che lotterà per la promozione C Gold – non c’è stato nessun problema umano, è stata una decisione che mai avremmo voluto prendere, ma inevitabile. Un insieme di fatti quest’anno non sono andati per il verso giusto e quindi c’è stato bisogno di questo improvviso cambiamento, per il bene dei ragazzi e di Bruno“.
Il problema, quindi, è di natura tecnica, per una squadra che finora ha vinto poche partite. Ciò che appare insolito, però, non è solo l’esonero di un allenatore delle giovanili, ma il fatto che sia avvenuto a due mesi dal termine della stagione sportiva.
“Di certo non ho sputato in un occhio a nessuno – spiega con un sorriso Badinotti – è che la pallacanestro che insegno dagli anni ’70 è fatta di libertà in attacco e contropiede: nessuno a Vicenza ha vinto come me, anche a livello senior“.
“Sono convinto dall’esperienza – conclude – che questo metodo, libero dagli schemi, serva a far migliorare i giovani giocatori“.
L’avventura sui parquet per il baffo più famoso del basket vicentino di certo non è finita qui.