Esperienze forti 2023 a Vicenza, 167 giovani volontari per il progetto del Centro Vicentino di Solidarietà

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Esperienze forti vicenza
Esperienze forti vicenza

Sono stati 167 i giovani volontari vicentini che questa estate hanno preso parte a “Esperienze forti”, progetto del Centro Vicentino di Solidarietà (Ceis) con le politiche giovanili del Comune di Vicenza.

Ragazze e ragazzi dai 15 ai 23 anni, oltre a 30 enti, si sono messi in gioco dedicando una parte della loro estate in attività rivolte agli altri. La scorsa edizione erano rispettivamente 162 partecipanti e 22 realtà.

L’edizione 2023

I volontari di Esperienze forti hanno fatto esperienze di volontariato a Vicenza in sette ambiti: protezione ambientale, protezione degli animali, cultura, anziani, bambini, disabili, persone in stato di povertà e marginalità, biblioteche della città, attività pratiche come ad esempio il giardinaggio, gli sgomberi, i traslochi, le imbiancature, le esperienze con la protezione civile.

Tra le esperienze scelte, il 48% ha riguardato l’ambito dei bambini, il 20% le povertà, il 17% la cultura e il restante 13% l’ambiente, gli animali, la disabilità, la protezione civile e gli anziani.

Questa che era l’ottava edizione ha registrato 87 domande in più rispetto alla precedente per un totale di 300 iscrizioni, molte delle quali annullate perché l’età minima era inferiore a quella richiesta. I partecipanti sono stati quindi 167, 40 dei quali hanno fatto più di un’esperienza.

I maschi sono stati il 40% e le femmine il 60% con il 92% di iscritti minorenni (14% quindicenni, 22% sedicenni, 36% diciassettenni, 21% diciottenni). I residenti nel Comune di Vicenza sono stati il 68%.

Sui 30 enti che hanno aderito, otto erano nuovi. Nel dettaglio, si tratta di: Arci Servizio Civile Vicenza; Biblioteca Bertoliana; From Disco To Disco; Jamrock; Lumen Festival; Pari Passo Scs; Legambiente Vicenza; Alinsieme S.C.S. Onlus; Cooperativa Sociale Aster Tre; C.S.I. Di Vicenza Aps; Associazione Genitori Ics; Laludo Cosmo Cooperativa Sociale; Sportitaly Asd; Parrocchia Di Polegge; Fai Berica Cooperativa; Senior Veneto Aps; Caritas Diocesana Vicentina; Hu.Seed; Operazione Mato Grosso; Associazione Ozanam – Il Mezzanino; A.Gen.Do Odv; Fondazione Anffas; Asd Nuoto Pinnato Vicenza; E.N.P.A.; Terra Di Mezzo; Rivera Folk Festival; Protezione Civile; Ferrock; Sempreverdi; A.V.M.A.D.

Nel 2023 Esperienze Forti è stato realizzato in 22 Comuni del Vicentino: ha coinvolto 176 sedi di realizzazione delle attività che hanno ospitato 655 ragazzi per un totale di 38.341 ore di volontariato.

Il bilancio a Palazzo Trissino

A fare il bilancio dell’ottava edizione di Esperienza forti sono stati, oggi a Palazzo Trissino, l’assessore alle politiche giovanili del Comune di Vicenza, Leonardo Nicolai, il responsabile del progetto del Ceis, Marcello Manea, e tre ragazzi impegnati quest’estate nelle attività di volontariato. Ovvero, Nicola Pulvino, ai centri estivi e alla protezione civile, Efram De Angeli, alla mensa il Mezzanino, e Rossella Bellon ai centri estivi. L’assessore incontrerà, inoltre, nel pomeriggio tutti i volontari per la consegna dell’attestato di partecipazione.

“Esperienze forti è un’attività importante soprattutto perché rende visibile una popolazione troppo spesso invisibile a Vicenza – ha sottolineato l’assessore Leonardo Nicolai -. I ragazzi e le ragazze coinvolte hanno un’età che il Comune fatica a intercettare: avere delle persone giovani che invece si fanno avanti e fanno un importante percorso con il Ceis per entrare invece attivamente nella comunità aiuta a creare rapporti e relazioni che sono lo scheletro della città del domani. Quest’anno abbiamo avuto l’adesione anche delle feste rock, dove hanno fatto volontariato circa 25 ragazzi. Tra le novità anche l’ingresso di Agendo, la quale gestisce un laboratorio ed un negozio ortofrutticolo anche con persone con disabilità, con 3 volontari. In generale, ringraziamo tutti gli enti e i giovani coinvolti, rinnovando l’invito alla prossima edizione”.

“Dedicarsi ad attività, da due settimane a un mese, nel proprio territorio è per un adolescente un importante fattore di crescita – ha continuato Marcello Manea del Ceis -: gli consente di sperimentarsi con compiti in contesti reali e favorisce il senso di appartenenza alla propria comunità. Ricordo che si tratta di un progetto educativo che prevede la gratuità: i ragazzi non sono pagati per quello che fanno, ciò che interessa è che crescano come persone e cittadini. Alla fine del percorso viene consegnato un attestato, che tendenzialmente le scuole riconoscono in termini di crediti formativi. Il progetto inoltre non prevede selezione: se un ragazzo si propone per un’attività, viene accettato, nessuno può essere scartato o considerato inadatto a priori”.

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