Etra per l’Emilia Romagna: uomini e mezzi della multiuitility Vicenza-Padova per smaltire rifiuti post alluvione

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Tre tecnici e tre mezzi di Etra sono partiti ieri per raggiungere Lugo di Romagna e Lido di Savio, in provincia di Ravenna. Obiettivo della multiutility del bacino del Brenta che serve 70 comuni tra le province di Padova e Vicenza: collaborare al trasferimento dai depositi temporanei, individuati dalle amministrazioni comunali, agli impianti di trattamento delle migliaia di tonnellate di rifiuti e materiali andati distrutti a causa dell’alluvione delle settimane scorse.

“Alla richiesta di un supporto da parte di Hera, la multiutilty che si occupa del servizio rifiuti in quel territorio, abbiamo subito risposto di sì – spiega il presidente di Etra, Flavio Frasson –. Ci siamo immediatamente attivati per reperire nella nostra flotta due mezzi speciali dotati di un cassone da 35 metri cubi ciascuno, di un braccio meccanico per la sua movimentazione e di una gru e di un mezzo di supporto.

Sono i più adatti a raccogliere e trasportare rifiuti di grandi dimensioni, come mobili, elettrodomestici, suppellettili e altro, e sono facilmente manovrabili. Abbiamo messo a disposizione anche tre addetti specializzati, che si fermeranno almeno una o due settimane. Collaboreranno con i responsabili di Hera per accelerare quanto più possibile il ritorno alla normalità di quei territori pesantemente colpiti”.

“Abbiamo messo a disposizione a titolo completamente gratuito i nostri uomini e mezzi coordinandoci con i tecnici di Hera, cercando di lavorare in autonomia per non aggravare il superlavoro che sono costretti già a fare da settimane, ancora adesso che la fase acuta dell’emergenza ha lasciato il posto alla delicata fase della gestione del post emergenza – continua il Direttore Generale di Etra, Domenico Lenzi –.

La zona in cui stiamo operando comprende i territori tra Lugo di Romagna, Milano Marittima, Cervia e Lido di Savio, in provincia di Ravenna. I nostri operatori raccolgono il materiale accatastato nei depositi temporanei, dove viene fatta una prima selezione (separando principalmente ingombranti e piccoli elettrodomestici), per poi trasferirlo agli impianti. Stiamo raccogliendo circa 150 metri cubi al giorno di oggetti irreparabilmente danneggiati e di cui le famiglie sono state, loro malgrado, costrette a gettare. Un piccolo contributo, il nostro, ma ci auguriamo che possa aiutare, seppur in minima parte, chi in questa tragedia ha perso tutto”.