“A differenza di chi li produce, i rifiuti non vanno mai in vacanza. Sia che si rimanga a casa propria o che siamo in villeggiatura, bisogna continuare a differenziare e, dovunque ci si trovi, i rifiuti prodotti vanno conferiti secondo le regole del luogo”.
Etra, Energia Territorio Risorse Ambientali, multiutility pubblica che dal bacino del fiume Brenta all’Altopiano di Asiago e ai Colli Euganei, dal Bassanese al Padovano gestisce il servizio idrico integrato e i rifiuti, sensibilizza i propri utenti.
“l nostri cittadini – spiega il Presidente di Etra, Flavio Frasson – hanno un’alta sensibilità per quanto riguarda la differenziata: la percentuale di raccolta nel 2021 è del 76,3 %, ma si registrano territori di eccellenza dove si supera l’80%. Comportamenti virtuosi che bisogna adottare anche in vacanza. Informarsi, magari consultando i siti istituzionali dei Comuni dove si risiederà, è sicuramente consigliato. Allo stesso modo, in caso di gite fuori porta, è sempre meglio portarsi i rifiuti a casa. Anche se piccolo, il contributo di ognuno è determinante per creare un ambiente più vivibile e sano, per noi e per chi ci sta accanto”.
“L’aria vacanziera – prosegue la società – e il caldo afoso non devono farci abbassare la guardia. È importante, allora, informarsi sempre, anche all’estero, sulle regole in vigore nelle località dove si trascorrono le proprie vacanze. In caso di dubbio ci possiamo collegare al sito Internet istituzionale del luogo che ci ospita, oppure chiedere. E, soprattutto, in qualsiasi posto ci troviamo, non abbandoniamo mai i rifiuti. L’estate può diventare davvero una stagione ancor più all’insegna della sostenibilità e dell’ambiente se ognuno fa la sua parte in maniera responsabile.
Altra buona abitudine, sia che si tratti della gita di un giorno o della vacanza-avventura zaino in spalla, è quella di avere sempre in borsa dei sacchetti per differenziare i rifiuti e portarli a casa.
La zona dove ci troviamo è sprovvista di cestini? Mettiamoli “in tasca”. Sono, in genere, i rifiuti più piccoli quelli a cui prestiamo meno attenzione: carte delle caramelle, piccoli imballi di plastica e parti di involucri di cibo confezionato. Mettiamoli “in tasca” e gettiamoli al nostro rientro a casa nel contenitore della raccolta differenziata”.
Questi alcuni consigli su come e dove buttare alcuni tipici rifiuti della “modalità vacanza” insieme a buone abitudini da mettere in pratica:
• ossi, gusci di molluschi e i mozziconi di sigarette: non gettiamoli nell’umido, possono dare problemi agli impianti di trasformazione del rifiuto in fertile compost;
• stecco del gelato: come gli stuzzicadenti e i bastoncini dello spiedo, essendo fatti di legno e quindi biodegradabili, vanno nell’umido;
• ombrellone rotto: va conferito al centro di raccolta;
• giochi da mare e materassini gonfiabili rotti o rovinati: vanno nel secco;
• crema solare scaduta: come tutte le creme possono essere altamente inquinanti se svuotate nel lavandino o nello scarico del wc. I filtri chimici presenti sono dannosi per fauna e flora acquatiche e contribuiscono all’inquinamento marino. Per questo i flaconi dei solari se non si riesce a pulirli completamente vanno nel secco;
• ogni anno finiscono in mare tra le 8 e le 12 milioni di tonnellate di rifiuti: migliore è la raccolta differenziata, migliore è il riciclo dei rifiuti, una buona raccolta differenziata può già diminuire i rifiuti in mare di almeno il 35%;
• in Italia l’acqua di rubinetto è buona e controllata: possiamo berla a casa o portarla in borraccia contribuendo a fare a meno di 8 miliardi di bottiglie di plastica all’anno;
• per i nostri pic-nic in spiaggia o in montagna preferiamo sempre stoviglie lavabili al posto di quelle usa e getta: oltre a produrre meno rifiuti, risparmieremo anche sul portafoglio. Se ciò non fosse possibile, ricorriamo alle stoviglie compostabili;
• la plastica è, in genere, il rifiuto che crea maggiori dubbi. La regola generale è che bisogna inserire in questa frazione tutti i contenitori, compreso il polistirolo e il cellophane, ma non gli oggetti. I contenitori o elementi d’arredo in plastica rigida vanno, invece, portati nei Centri di Raccolta.